10 agosto - Calimera

H. 19.00 - IL BORGO RACCONTA | Largo Immacolata

Visita guidata alla Cappella di San Vito a cura della Pro Loco di Calimera.

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H. 19.00 - TEATRO | Largo Immacolata Fondazione "Tommasi"

Pupe di Pane - una performance sul pane e le sue storie

Il pane è al centro di un viaggio che mette in gioco la creatività e la memoria, attraverso una performance sulla sua preparazione e le sue storie. Intorno a una tavola da lavoro, la mattrabbanca, cinque attrici compiono un rituale dando vita a una tradizione che attraversa dialetti e cucine diversi, quella delle pupe di pane. Bambole che si modellavano in attesa della Pasqua, in un tempo in cui i bambini non non avevano nulla e la fantasia ero lo strumento più potente per inventare giochi e passatempi. Le pupe di pane erano sovente, fatte con un impasto dolce, e riceverle era uno dei pochi e per questo speciali doni che i bambini ricevevano. Una sorta di talismano contro le disgrazie, ma anche un rito che si rinnovava e raccontava di donne che impastavano per ore la farina e lo vegliavano prima dell’uccata, l’infornata. Lo spettacolo, con la regia di Tonio De Nitto, è stato ideato, scritto e interpretato da Angelica Dipace, Benedetta Pati, Giulia Piccinni, Antonella Sabetta e Carmen Ines Tarantino e prodotto dall’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce.

L’appuntamento è alle ore 19 in Largo Immacolata presso la Fondazione “Tommasi” e nella stessa serata saranno in programma due repliche, rispettivamente alle ore 20 e alle ore 21. Per tutti e tre gli appuntamenti è previsto un numero massimo di 35-40 spettatori, è quindi richiesta la prenotazione al numero 3240594511.

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H. 21.00 - CONCERTO ALTRA TELA | Largo Immacolata

Otello Profazio, Alessandro d'Alessandro e Canio Loguercio

 

Due interpreti straordinari, Otello Profazio e Canio Loguercio, si alterneranno sul palco del Festival. Otello Profazio, calabrese, ha interpretato nella sua lunga carriera le storie del Sud. Cantautore e cantastorie, Profazio è l’inarrivabile interprete delle tante anime del meridione, e la sua voce si adatta perfettamente ai diversi registri dei canti, da quelli di amore a quelli di lotta e di denuncia. Premio Tenco alla carriera nel 2018, Otello Profazio sorprende anche con il suo ultimo album di inediti ‘La storia’.

Canio Loguercio, lucano di nascita e napoletano d’adozione, è un musicista, poeta e performer, nello spettacolo con Alessandro D’Alessandro, organettista e coordinatore artistico  dell’Orchestra Bottoni, propongono un viaggio fra suoni, parole e suggestioni nella lingua madre delle passioni, il napoletano.

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H. 22.00 - PIZZICA IN SCENA | Piazza Del Sole

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H.22.00 - CONCERTO RAGNATELA | Piazza Del Sole

Sette Bocche

Le Sette Bocche condividono l’esperienza della musica popolare, con una chiave interpretativa del tutto personale, molto vicina al Nu Folk. Il progetto musicale del gruppo è un cammino di ricerca sulle origini della cultura del territorio, con la riscoperta del materiale folklorico inedito appartenente all'area geografica dell'Agro e dei Monti Picentini. La “necessità” di fare spettacolo, la passione per il teatro e le differenti influenze musicali hanno portato i sette componenti del gruppo a dar vita al loro percorso artistico che oltre a dare voce al mondo contadino, alterna momenti musicali e coreutici, a momenti di grande interazione con il pubblico, chiamato a rispondere a simpatiche provocazioni e a prendere parte alle danze. Tante le collaborazione delle Sette Bocche, da James Senese a Eugenio Bennato passando per Enzo Gragnaniello. 

Le Sette Bocche propongono uno spettacolo di musica popolare, con una chiave interpretativa del tutto personale, tentando di dare ancora voce al mondo contadino. Il progetto musicale, basato sulla ricerca, sulle origini della cultura del territorio in cui ciascun componente condivide le proprie esperienze, per dare corpo ad uno spettacolo fatto di musica, canti e balli tipici della cultura popolare in cui si alternano momenti musicali e coreutici, a momenti di grande interazione con il pubblico, chiamato a rispondere a simpatiche provocazioni e a prendere parte alle danze. Il ritrovato interesse verso questa musica allo stesso tempo nuova e antica, nasce anche dalla possibilità di poter partecipare alle feste popolari o ai concerti, armati di castagnette, foulard, gonne "gitano-folk-contadine", con una conoscenza più o meno ampia delle danze. Sul palco Angelo Plaitano (chitarre e voce), Daniela Dentato (danza e voce), Francesca La Ragione (danza e voce), Alfredo Marraffa (flauti), Antonio Rizzo (basso elettrico e voce), Pasquale Di Lascio (percussioni e tamburi a cornice), Giovanni Fasano:batteria.

Antonio Amato Ensemble

Antonio Amato è una delle voci dell’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta. La sua Ensemble è composta da altri musicisti dell’Orchestra: Antonio Marra (batteria) Nico Berardi (fiati e zampogna) Roberto Gemma (fisarmonica). E dai musicisti Valerio Rizzello (tastiere-oboe) Palmiro Durante (chitarra) Armando Ciardo (violino) Luigi Baldassarre (basso) e dalla danzatrice Cristina Frassanito. Nei concerti strumenti acustici si intrecciano in simbiosi con strumenti elettronici e sonorità moderne, con una particolare attenzione alle ritmiche ipnotiche e ancestrali che rappresentano la colonna portante della ‘pizzica’. In dieci anni di attività il gruppo è riuscito a sviluppare un sound originale e ben riconoscibile.