NOTTE TARANTA. MARTIGNANO OSPITA EUGENIO FINARDI

20 AGOSTO MARTIGNANO

ORE 19 IL BORGO RACCONTA A CURA DI COOP.SOC.OPEN-PIAZZA PALMIERI

ORE 19:30 LECTIO MAGISTRALIS EUGENIO FINARDI-PIAZZA PALMIERI

ORE 21 ALTRA TELA-PIAZZA PALMIERI

ORE 22 CONCERTO RAGNATELA-VILLA COMUNALE

 

Il 20 agosto il festival de “La Notte della Taranta” presenterà un programma ricco di iniziative per la sua diciottesima tappa aMartignano.

Un piccolo borgo,  ricco di storia in cui tornerà  l'appuntamento con la sezione Il borgo racconta attraverso la visita guidata “I racconti in grico” a cura di Cooperativa Sociale Open. Partendo da Palazzo Palmieri, casa natale dell‘illuminista salentino il marchese dei Lumi Giuseppe Palmieri, i visitatori verranno condotti dentro il borgo di Martignano in un viaggio spazio-temporale nei luoghi simbolo del vissuto grico, tra case a corte, mignani, pozzelle, frantoi, chiese, affreschi, palazzi e piazze, interagendo con la lingua dei padri e la lotta per la sua sopravvivenza. Il racconto si dipanerà tra la ricerca della pubblica felicità, il miracolo cercato tra i pozzi del Santo, il nettare delle olive tra gli antichi torchi e le riflessioni davanti alle sculture; il grico risuonerà nel vissuto della famiglia De Santis, con la musica e la voce di Rocco De Santis, presente durante il tour.

L’appuntamento con la guida sarà alle ore 19 in piazza Palmieri, la visita è aperta a tutti ma è gradita la prenotazione al numero 324 0594511.

 

Ma il festival de “La Notte della Taranta” non è solo musica dal vivo, danza e architettura. Propone infatti anche riflessione e approfondimento teorico su un’arte, come quella musicale popolare che è frutto di una secolare connessione tra passato e presente, tra oralità e forma scritta tramandatasi nei decenni seguendo gli schemi dell’evoluzione sociale. Ed è da questa voglia di raccontare la musica che si terrà alle  19:30 in piazza Palmieri, la lectio magistralis tenuta da Eugenio Finardi dal titolo “Dalla canzone politica alla musica popolare d’autore”.

Eugenio Finardi è cantautore e polistrumentista italo-americano di fama internazionale, autore di brani che hanno fatto la storia della musica italiana come "Extraterrestre" e “Cuba", testi dal grande impegno civile che hanno reso nota la sua dote di interprete di una società in continuo fermento come quella degli anni Settanta.

Parallelamente alla sua carriera da autore e cantante ha prestato più volte il contributo a manifestazioni musicali dal vivo: nel 2015 e 2016, solo per citarne alcune,  è stato direttore artistico del Primo Maggio a Bologna. L’ultimo progetto portato a termine lo ha visto impegnato in uno spettacolo teatrale, “FINARDIMENTE”, uno show misto di musica e parole che ha debuttato con un doppio sold out al Blue Note di Milano.

 

Alle 21 la serata di Martignano continuerà in Piazza Palmieri sul palco di Altra Tela pronto ad accogliere un altro pezzo di storia della cultura popolare italiana con l’esibizione de Il Coro delle mondine di Novi di Modena attraverso cui l’itinerante ribadirà il suo essere festival delle regioni d’Italia.

Sono mondine, o figlie, nipoti, sorelle di donne che con l’acqua alle ginocchia strappavano le erbacce nelle risaie. Simbolo di lotta, fatica, ma anche rivendicazione dei loro diritti, di risate e bellezza che rivivono grazie ad una idea del maestro Torino Gilioli, che nel 1971 sentendo cantare un gruppo di donne sul pullman al ritorno di una gita, decise di farne un coro, che ha guidato sino alla sua scomparsa. Dal 2000 è Maria Giulia Contri, una ex mondina, a guidare le voci delle sue amiche e colleghe.

Col tempo ai canti tradizionali si sono affiancate le letture di testi, scritti ed interpretati da una mondina, Manuela Rossi, che danno vita a voci di donne che hanno condiviso la stessa esperienza in risaia, le stesse lotte e le stesse passioni.

“Noi mondine, con il nostro canto e le nostre storie, lasciamo, di madre in figlia, la nostra eredità di donne che hanno combattuto e pianto, faticato e sofferto, riso e cantato, con la consapevolezza che, seppur così piccole, così niente, anche noi siamo una radice della storia di chi verrà dopo di noi e ci piace pensare che non siamo state inutili”. Una storia che raccontano in tutto il mondo. 

Già ospiti de La Notte della Taranta, con il maestro concertatore Goran Bregovic, il Coro Mondine di Novi di Modena è stato protagonista del film Di madre in figlia”, di Andrea Zambelli.

 

La tappa si concluderà alle  22 alla villa comunale con il concerto Ragnatela in cui ad esibirsi saranno Kamafei e Nui…Nisciunu.

Kamafei deriva dal grico e sta a significare caldo che scorre, ossia il calore che il pubblico restituisce in una ronda estiva. La  musica dei Kamafei affronta i temi più disparati dall’amore per la terra al rispetto delle radici, unendo tradizione e innovazione.

Il gruppo esplora diversi generi musicali che vanno dalla bossa al reggae, dal rock allo ska e all’hip hop. Le radici sono salentine, ma i riferimenti arrivano sino alla Spagna e all’Africa. La base comune della loro musica è il tamburello suonato da Alessio Giannotta (che suona anche ukulele e mandola), che condivide il palco con Antonio Melegari (voce, fisarmonica, tamburello), Stefano Calò (chitarra), Giovanni Palma (voce, chitarra), Antonio Murciano (batteria), Vittorio Chittano (fisarmonica) e Marco Verardo (basso elettrico).

 

A seguire sul palco arriveranno i Nui...Nisciunu,  gruppo musicale di pizzica e canti popolari salentini che nasce nel 1998.

È composto da 8 elementi: Giuliano Conte, tamburello e voce; Leonardo Guido voce e chitarra; Silvia Menallo violino; Michela Coluccia, voce; Mirco Matteo tamburello; Maria Assunta Montinaro voce; Maurizio Campanelli chitarra e voce; Daniele Caputo fisarmonica e voce. Il gruppo ha avuto modo di esprimere la sua capacità tradizionale musicale sui palchi di molte città salentine. Al loro attivo hanno 4 cd. Il loro suono nasce dalla grande passione per la musica popolare interpretata in chiave autentica.