A Sternatia per il Festival itinerante de La Notte della Taranta la Consoli torna a cantare anche con l’Orchestra Popolare

 
“Io sono sempre stata una grande fan de La Notte della Taranta. Come tutti i figli del Sud ho sempre seguito questo meraviglioso evento che restituisce a tutti noi meridionali un po’ di dignità. La cultura può anche essere una risorsa economica molto importante ma è soprattutto il fatto di riconoscersi e ritrovarsi attraverso le radici”. Con queste parole Carmen Consoli, ha salutato il suo pubblico salentino nella tappa di Sternatia del Festival itinerante de La Notte della Taranta.
 
La Consoli, già maestra concertatrice nel 2016, è stata ospite de Le Malmaritate, il gruppo siciliano la cui musica trae ispirazione dai desideri e patimenti delle donne siciliane del Medievo, che trovavano sfogo alle loro disillusioni sulla vita coniugale nel canto. Il canto delle donne “mal maritate”.
 
“Io avevo sospeso la mia attività, questo è l’unico evento che faccio questa estate”, ha detto la cantantessa catanese dopo la sua esibizione sul palco del concerto Altra Tela.
Poi la Consoli a sorpresa ha voluto cantare con l’Orchestra popolare de La Notte della Taranta sul palco Ragnatela. Per esibirsi davanti al grande pubblico della Taranta che ha riempito la piazza di Sternatia, ha scelto simbolicamente “La quistione meridionale” di Rina Durante, una canzone, già cantata sul palco del Concertone nel 2016, che denuncia i fallimenti della questione meridionale, che non ha portato benefici alla popolazione ma solo alla classe politica.