Nardò invasa dal popolo dei tarantati. Stasera appuntamento a Sogliano Cavour con l’Orchestra popolare del saltarello e i Fonarà

Una seconda serata con il botto per il Festival itinerante de La Notte della Taranta. A Nardò si è riversato il popolo dei pizzicati che ha ballato sulle note dell’orchestra popolare de La Notte della Taranta in via XXV Luglio. Sulle voci di Enza PagliaraAntonio Amato e Giancarlo Paglialunga il popolo della pizzicati è esploso sulle note di “tamburu lu tamburieddhu”.
 
Terzo appuntamento della serata, dopo l’inaugurazione della mostra “I luoghi di Renata” un viaggio fotografico curato da Palo Laku con la ricerca giornalistica di Gabriella Della Monaca, che esplora la natura e l’intima solitudine di Renata Fonte, l’assessore  alla cultura e alla pubblica istruzione di Nardò uccisa dalla mafia il 31 marzo del 1984, che pagò con la vita la difesa estrema della sua terra. Contro la speculazione edilizia e la minaccia di cementificazione dell’incantevole baia, Renata Fonte oppose la cultura della bellezza e della salvaguardia dell’ambiente. La sequenza di immagini restituisce lo sguardo di Renata,  attraverso la testimonianza delle figlie Sabrina e  Viviana, sui luoghi che hanno determinato le scelte  nella  sua breve vita. La mostra sarà visitabile a Palazzo Personè sino a fine mese.
 
Per i concerti Altra Tela, in piazza Cesare Battisti, si sono esibiti i “Terra, pane e lavoro”, un progetto musicale curato da Rocco Nigro che si snoda come un racconto, un viaggio all’interno del mondo bracciantile e popolare del Salento che va da fine Ottocento fino al movimento di occupazione delle terre del 1949-1951. Uno spaccato di testi e musiche che riprende alcuni momenti storici salienti e si dipana tra inni di lotta, protesta e canti sociali, fino a trattare temi quali le grandi guerre e l’emigrazione. Tra i brani della lotta proletaria salentina: Lu primu Maggiu  ispirato al testo in dialetto gallipolino scritto da Vincenzo Cataldi nel 1891, in cui s’invitava la popolazione a prendere parte alla festa del Primo Maggio. Protagoniste  del progetto le voci di Rachele Andrioli, Antonio Castrignanò, Massimiliano De Marco, Dario Muci, Giancarlo Paglialunga e delle sorelle Gaballo.
 
Questa sera invece, l’appuntamento è a Sogliano Cavour con l’Orchestra popolare del Saltarello, sedici musicisti abruzzesi affiancati da un corpo di ballo, che propongono un repertorio di brani popolari di saltarelle, spallate e ballarelle, che si esibiranno alle 22.30 alla Villa Comunale di Sogliano Cavour, nell’ambito dei concerti Ragnatela.
A seguire, sempre alla Villa Comunale, il gruppo salentino dei Fonarà, con il loro canto “ad alta voce” sulle note della musica tradizionali salentine.