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NOTTE DELLA TARANTA 2021: MADAME E MELOZZI MAESTRI CONCERTATORI

 

MADAME, la nuova Voce libera della musica italiana simbolo della Generazione Z e ENRICO MELOZZI, il direttore d’orchestra che ha sbancato Sanremo con i Måneskin, sono i maestri concertatori della Notte della Taranta 2021.

Madame e Melozzi dirigeranno lo spettacolo in programma il 28 agosto a Melpignano in Puglia  che sarà trasmesso per la prima volta da RAI 1,  il 4 settembre alle 22:30. Una nuova sfida di ricerca musicale per la Fondazione Notte della Taranta che per l’edizione n. 24 del Concertone punta alla commistione tra linguaggio popolare e urban rock e determina di fatto la parità di genere sul podio, portando i brani della tradizione alla ricerca di inclusione e fluidità.

Tema del Concertone 2021 è:  il valore della libertà.

Madame, con il suo album d’esordio è diventata un elemento di rottura innovativo nella scena urban per l'originalità del suo stile ed è impegnata  a costruire un percorso musicale unico, dimostrando che non sono né l’età né il genere a definire il talento di un artista. Madame,   vincitrice del premio Tenco 2021 come miglior opera prima e miglior canzone singola,  è oggi l’emblema del rinnovamento del pop italiano.

Enrico Melozzi, definito il nuovo Hector Berlioz, protagonista di un fortunatissimo sodalizio artistico con Giovanni Sollima, nel 2012 ha dato vita ai 100Cellos, un progetto rivoluzionario e visionario. Ideatore del format innovativo “Rave di Musica Classica”,  ha fondato l’Orchestra Notturna Clandestina a Roma che nel 2021, in pieno lockdown, è diventata la prima “orchestra diffusa” in Europa.  

Storie di libertà creativa, artistica e culturale che si mescolano alla visione fondante della Notte della Taranta: promuovere percorsi musicali innovativi.

 

Ecco le motivazioni della scelta di Fondazione Notte della Taranta:

Madame è simbolo di una generazione fluida, in grado di sintetizzare in maniera personale temi ed influenze più disparate, riflettendosi in un specchio volutamente rotto nel quale scoprire ogni volta una nuova immagine di sé. Il dialogo con lei porterà l’Orchestra Popolare a confrontarsi con la bellezza della sua musica e del suo linguaggio in equilibrio tra poesia e realtà.

Le parole di Madame scelte dalla Taranta: “Ho cercato nei libri le mie risposte. Amo le parole, sono una cura e anche una lama, tanto che mi rende più fiera essere un’autrice che andare sul palco. Mi piace scegliere le parole e creare qualcosa, come lo chef fa con gli ingredienti per un piatto. Pesco dalla straordinaria cultura italiana che è stata al centro del mondo per secoli. Dante è un talento raro”.

 

Melozzi è uno dei direttori d’orchestra più qualificati in Italia. Nella sua attività ha favorito il palcoscenico aperto, i progetti condivisi con compagnie, artisti, operatori, spazi indipendenti per sperimentare una progettazione partecipata nei luoghi di formazione e autoformazione, come il Teatro Valle, in cui l’accesso ai saperi e la qualità sono garantiti a tutti.  

Le parole di Melozzi scelte dalla Taranta: Facciamo teatri di legno, anche capannoni, purché siano spazi dedicati esclusivamente alla cultura. Musica, teatro, cinema, l’arte in tutte le sue forme fa la differenza tra vivere e sopravvivere.  È nei momenti di gravi crisi che sono esplosi i più grandi movimenti culturali della storia. Facciamo della cultura il primo passo verso la ripartenza”.

 

La direzione artistica del Concertone 2021, dopo la scomparsa di Daniele Durante, è stata affidata all’Orchestra Popolare.

 

Il Concertone Notte della Taranta è un progetto culturale della Fondazione La Notte della Taranta, Unione dei Comuni della Grecìa salentina, Istituto Diego Carpitella con il sostegno di Regione Puglia, Puglia Promozione, Teatro Pubblico Pugliese, Apulia Film Commission. 

Hashtag ufficiali: #taranta24  #WeAreinPuglia

LA NOTTE DELLA TARANTA: FESTIVAL 2021 DAL 4 AL 26 AGOSTO

NADA, EUGENIO BENNATO, TERESA DE SIO, AMBROGIO SPARAGNA e DAVIDE RONDONI, TONY ESPOSITO, LUCILLA GALEAZZI, MARIA MAZZOTTA, ELENA LEDDA, FARAUALLA, ANTONIO CASTRIGNANÒ, CGS CANZONIERE GRECANICO SALENTINO, ANTONIO AMATO ENSEMBLE, MASCARIMIRÌ, REDI HASA, RAFFAELLO SIMEONI, ENZA PAGLIARA (con  DARIO MUCI, EMANUELE E ROBERTO LICCI, FABRIZIO SACCOMANNO, MARCO BARDOSCIA, MARCO TUMA), RICCARDO TESI & BANDITALIANA, CLAUDIO PRIMA & SE.ME, CORO POPOLARE DI TERRA D’OTRANTO, OFFICINA ZOÈ, KAMAFEI, ROCCO NIGRO, ENZO PETRACHI, I MANDATARI, ALLA BUA, STELLA GRANDE, SORELLE GABALLO, BRIGANTI DI TERRA D’OTRANTO, LI STRITTULI e l’ORCHESTRA POPOLARE NOTTE DELLA TARANTA.  

 

30 ANNI di SUD con   

SUD SOUND SYSTEM 

Live in Dj SET

 

INCONTRI

MONI OVADIA, ALDO CAZZULLO, DARIO VERGASSOLA e DAVID RIONDINO, FRANCO ARMINIO, MASSIMO BRAY e ANGELO MELLONE

 

Il Festival itinerante Notte della Taranta torna nelle piazze di Puglia.

Dal 4 al 26 agosto ospiterà più di 400 artisti, 35 concerti e la festa per il trentennale dei Sud Sound System.

Si parte il 4 agosto da Corigliano d’Otranto con l’omaggio dell’Orchestra Popolare a Daniele Durante, e poi Nardò, Alberobello, Alessano,  Sogliano Cavour, Cursi, Taranto, Calimera, Carpignano Salentino, Lecce,  Nociglia, Racale, Ugento, Cutrofiano, Zollino, Castrignano de’ Greci, Galatina, Martignano, Soleto, Sternatia, e il 26 agosto si chiuderà a Martano.

Il Festival sceglie le periferie di due grandi città per portare la musica nella bellezza dei desideri di migliaia di persone che ci abitano. Protagonista l’ORCHESTRA POPOLARE NOTTE DELLA TARANTA che sarà a Lecce il 13 agosto nel cuore della zona 167, in via Novara,  e il 10 agosto nell’area mercatale della borgata di Talsano a Taranto. “Torniamo ad incontrare il pubblico, nonostante i tempi non siano del tutto favorevoli, per sostenere il comparto della musica popolare duramente colpito dal Covid e fare il pieno di energia positiva, fonte primaria della creatività popolare, ha commentato Luigi Chiriatti, direttore artistico del Festival. Appuntamento tra i più attesi dell’estate pugliese, il Festival che sbarca anche a Taranto e Alberobello, si conferma il grande palcoscenico diffuso per la promozione della cultura popolare italiana e strumento di crescita per i giovani talenti.

 

CONCERTI

Ospiti dei Concerti Ragnatela saranno i protagonisti della scena musicale popolare italiana: EUGENIO BENNATO, AMBROGIO SPARAGNA e DAVIDE RONDONI, RICCARDO TESI & BANDITALIANA,  TONY ESPOSITO, CGS CANZONIERE GRECANICO SALENTINO, ANTONIO CASTRIGNANÒ, ANTONIO AMATO ENSEMBLE, ORCHESTRA POPOLARE ITALIANA, MASCARIMIRÌ, REDI HASA, RAFFAELLO SIMEONI, ENZA PAGLIARA (con  DARIO MUCI, EMANUELE E ROBERTO LICCI FABRIZIO SACCOMANNO, MARCO BARDOSCIA, MARCO TUMA), OFFICINA ZOÈ, KAMAFEI, ROCCO NIGRO, ENZO PETRACHI, I MANDATARI, ALLA BUA, STELLA GRANDE, SORELLE GABALLO, BRIGANTI DI TERRA D’OTRANTO, CLAUDIO PRIMA & SE.ME, CANTO POPOLARE DI TERRA D’OTRANTO,  LI STRITTULI.

 

CONCERTI ALTRA TELA.  

L’Altra tela delle donne è la sezione del Festival dedicata al contributo della donna nella musica popolare e ospiterà NADA, TERESA DE SIO, LUCILLA GALEAZZI,  MARIA MAZZOTTA,   ELENA LEDDA,  FARAUALLA. Un viaggio musicale al femminile incentrato sulla ricerca della musica popolare mediterranea che crea un canale di comunicazione tra passato e presente, mescolando insieme suggestioni colte e popolari.

 

30 ANNI DI SUD

La Notte della Taranta celebra i trent’anni di attività dei SUD SOUND SYSTEM, la formazione leader sul fronte del reggae in Italia. A Nardò il 5 agosto in piazza Salandra, arriva la musica dai contenuti forti che nel corso degli anni ha contribuito nel Salento alla presa di coscienza sui temi dell’ambientalismo, dell’immigrazione e della condivisione. Ospiti in quattro edizioni del Concertone nel 2005, 2008, 2010 e 2011 i Sud Sound System  tornano ad incontrare il pubblico della Taranta.

 

DANTE 2021. 

Nell’anno del settecentenario dalla morte di Dante Alighieri, il festival propone il 21 agosto a Castrignano de’ Greci,  il progetto musicale di AMBROGIO SPARAGNA e DAVIDE RONDONI, La Bandadante - Commedia dei Vivi, dei Morti e dei Tipi Danteschi con i solisti dell’Orchestra Popolare Italiana dell’auditorium Parco della Musica di Roma.Lo spettacolo è un omaggio a Dante e al suo viaggio d'amore e di mistero utilizzando nel concerto le terzine della sua poesia e cantandole nello stile della tradizione popolare degli Appennini. Il 25 agosto a Sternatia, ALDO CAZZULLO, presenterà a Riveder le stelle, il romanzo sulla Divina Commedia e sulla nascita della nostra identità nazionale. La serata sarà aperta dalla lettura dei versi in grico, la lingua minoritaria dell’area ellenofona del  Salento.

 

SENZA CONFINI

A Castrignano de’ Greci il 21 agosto il festival ospita Senza Confini – Ebrei e zingari di  MONI OVADIA. Un  recital di canti, musiche, storie rom, sinti ed ebraiche che mettono in risonanza la comune vocazione delle genti in esilio. Moni Ovadia sul palco con Paolo Rocca (clarinetto), Albert Florian Mihai (fisarmonica),  Marian Serban (cimbalo) e Petre Naimol (contrabbasso) portano in scena uno spettacolo che nella sua forma si iscrive nella musica e nel teatro civile, nelle arti rappresentative e comunicative.

 

LE PAROLE DEL FESTIVAL

FARE CULTURA AL SUD  è il tema del dibattito,  in programma a Martano il 26 agosto,  tra MASSIMO BRAY, Assessore alla cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo, Sviluppo impresa turistica della Regione Puglia e ANGELO MELLONE, scrittore e vice direttore di RAI 1.

DE FINIBUS TERRAE – TERRA FINESTRA è il titolo dell’approfondimento proposto dal Festival ad Alessano il 7 agosto,  in collaborazione con la Diocesi di Ugento - Santa Maria di Leuca. Il direttore nazionale di Migrantes Don GIANNI DE ROBERTIS, la responsabile dell’alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati in Niger ALESSANDRA MORELLI e il vescovo mons. VITO ANGIULI,  incontreranno la famiglia KILLEH da Aleppo. Modererà l’incontro il direttore della comunicazione sociale della CEI VINCENZO CORRADO.

Il 16 agosto a Racale con  Omero in Italia. Miti ed eroi dei tempi che la Grecia era in Puglia, e viceversa, DARIO VERGASSOLA e DAVID RIONDINO che ci portano nella Magna Grecia. Ulisse, Achille, i viaggi fantastici dei marinai di Luciano, ritornano nei testi classici tra letture e commenti ironici in uno spettacolo dove le parole sono protagoniste di letture e commenti ironici, in una narrazione nuova e ricca di improvvisazione.

Spazio alla poesia nella tappa di Soleto il 24 agosto con FRANCO ARMINIO. Autodefinitosi “paesologo”, ARMINIO racconterà i piccoli paesi descrivendo con estrema realtà la situazione soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia.

 

INSTALLAZIONE

L’installazione Lu Tamburrieddhu miu jè de Nociglia – I tamburelli di Mesciu Ninu, farà conoscere al pubblico alcuni strumenti a percussione realizzati dall’artigiano di Nociglia per lunghi anni i più ricercati dai cantori della tradizione.  Giovanni Sancesario era una delle personalità più emblematiche del mondo popolare salentino, ultimo custode di un sapere antico che ancora viaggiava sui sentieri dell’oralità. Una mostra che racconta una storia lunga un secolo,  dalla tamborra ai tamburelli, passando per i setacci. Dai primi tamburelli realizzati quando Mesciu Ninu era ancora un ragazzino, negli anni ’40, sino agli ultimi costruiti ascoltando le necessità artistiche dei suonatori.

 

DANZA

Con Pizzica in scena il Corpo di Ballo Notte della Taranta proporrà 2 interventi inediti creati per lo scenario naturale all’aperto nel cuore dei centri storici: a Corigliano d’Otranto sulle terrazze del Castello e sui balconi di  Nardò. Inedito lo spettacolo di danza Pizzica Pizzica in programma a  Ugento con le coreografie di MATTIA POLITI.

Il Festival nel 2021 propone 9  laboratori di pizzica aperti al pubblico nelle tappe di Corigliano d’Otranto, Galatone, Ugento, Alberobello, Taranto, Carpignano, Lecce, Martignano, Galatina.  Si tratta di workshop affidati ai danzatori de La Notte della Taranta. 

 

IL CIBO DELLA TARANTA

Spazio anche al  Il Cibo della Taranta, la sezione dedicata al recupero delle risorse agricole di tradizione e al ruolo delle economie locali di comunità. Nella tappa di Zollino approfondimento sui grani antichi, le farine e i pani della tradizione con GINO L. DI MITRI, NUNZIA MELCARNE e GRANCESCO GIANNACHI.

 

ACCESSO AL FESTIVAL

Saranno predisposte tutte le misure indispensabili per garantire la sicurezza del pubblico, degli artisti, degli operatori.

L’accesso del pubblico alle serate del Festival itinerante avverrà nel rispetto assoluto delle norme antiCovid. Potranno accedere solo coloro che saranno muniti di Green PASS o di certificazione di tampone negativo, effettuato massimo nelle 48 ore precedenti. In tutte le piazze saranno allestiti i posti a sedere, distanziati di almeno un metro, a quali si potrà accedere sino al loro esaurimento.

 

Il Festival è un progetto della Fondazione La Notte della Taranta, Regione Puglia, Comuni della Grecìa salentina e Istituto Diego Carpitella.

Direzione artistica Festival: Luigi Chiriatti

 

Hashtag ufficiali: #taranta24 #WeAreinPuglia

CONCERTONE 2021: DIREZIONE ARTISTICA ALL’ORCHESTRA POPOLARE

La Direzione Artistica del Concertone 2021 sarà affidata all’Orchestra Popolare Notte della Taranta.

La Fondazione La Notte della Taranta ha deciso, dopo la scomparsa di Daniele Durante, di dare continuità al lavoro svolto in questi anni dal direttore artistico riconoscendo all’Orchestra le capacità creative e artistiche necessarie per realizzare l’evento di Melpignano.

Il coordinamento generale è affidato al mandolinista Gianluca Longonell’organico dell’Orchestra dal 2004, che nelle  ultime edizioni ha affiancato il maestro Durante nella scrittura di nuovi arrangiamenti. La Direzione scientifica del Concertone resta a Luigi Chiriatti che continuerà a curare anche il Festival itinerante.

L’Orchestra Popolare è il cuore della Notte della Taranta e indubbiamente oggi rappresenta un’eccellenza nel panorama artistico internazionale. Scelta da DIOR per la sfilata di Lecce,  ambasciatrice della pizzica e della Regione Puglia  nel mondo, negli ultimi anni ha contribuito a regalare al pubblico le colonne sonore delle emozioni”, dichiara il presidente Massimo Manera. Un importante traguardo per l’Orchestra Popolare che sarà protagonista del Concertone 2021. L’edizione del 28 agosto segnerà una rivoluzione. Un’autentica rottura con il passato e una proiezione nuova nel futuro”.

L’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta è composta dai cantanti tamburellisti Consuelo Alfieri (organetto),  Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda, Giancarlo Paglialunga e i musicisti Giuseppe Astore (violino), Nico Berardi (fiati), Valerio Combass Bruno (basso), Alessandro Chiga (tamburello), Roberto Chiga (tamburello), Leonardo Cordella (organetto), Carlo De Pascali (tamburello), Roberto Gemma (fisarmonica), Peppo Grassi (mandolino) Gianluca Longo (mandola), Antonio Marra (batteria), Alessandro Monteduro (percussioni), Attilio Turrisi (chitarra battente).

REINCANTO: IL 15 LUGLIO SULLA PIATTAFORMA ITsART

Il 15 luglio sulla piattaforma ITsART spettacolare e irripetibile evento in streaming

La Notte della Taranta

da Santa Maria di Leuca e da Lago di Lesina (FG), Castel del Monte (BAT), Costa Ripagnola (BA), Brindisi, Taranto, Lecce

REINCANTO

 l'ultimo concerto di Daniele Durante diventa uno straordinario viaggio musicale, uno spettacolo eccezionale tra le meraviglie di Puglia sul palcoscenico digitale dell’Arte e della Cultura italiana

  

ideazione: Daniele Durante e Gabriella Della Monaca

regia: Daniele Fusco e Simone Rosato

arrangiamenti brani: Daniele Durante e Orchestra Popolare

direzione d'orchestra: Daniele Durante

soliste: Enza Pagliara, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Consuelo Alfieri

solisti: Antonio Amato, Giancarlo Paglialunga, Salvatore Cavallo Galeanda,

coreografie: Corpo di ballo della Taranta

produzione: Fondazione La Notte della Taranta

L'ultimo concerto diretto da Daniele Durante diventa uno straordinario viaggio musicale nella storia della Notte della Taranta.  Uno spettacolo eccezionale tra le meraviglie di Puglia che sarà disponibile gratuitamente  in streaming, dal 15 luglio dalle ore 10:00, sulla piattaforma ITsART: il nuovo sipario digitale per teatro, musica, cinema, danza e ogni forma d'arte, live e on-demand, con contenuti disponibili in Italia e all'estero.

Dal titolo REINCANTO, il concerto dell'Orchestra Popolare propone i brani della tradizione attraverso l'incontro con i maestri concertatori che hanno diretto il Concertone dal 1998 al 2020. Una RiLettura degli arrangiamenti rivisitati dall'Orchestra con un'attenzione profonda e a tratti contemplativa.

Un'opera inedita che trasforma l'ambiente scenico in un viaggio lungo la Puglia: dall'alba di Santa Maria di Leuca al tramonto sul Lago di Lesina (FG), passando per Castel del Monte (BAT), Costa Ripagnola (BA), Colonne romane e lungomare di BrindisiTaranto vecchiaPorta Napoli e piazza Duomo a Lecce e infine con l'apertura straordinaria notturna della cascata monumentale dell'Acquedotto Pugliese a Leuca. Tutte le meraviglie di Puglia saranno anche indicate dall'hashtag  #WeAreinPuglia.

 

Il Concerto si apre con il ritmo dei tamburelli che annunciano l'alba mediterranea dalla Basilica Santuario di Finibus Terrae e percorre tutta la storia del Concertone con Rilollalà, il canto corale che aprì la prima edizione del 1998, e ancora seguendo la line-up: Pizzica degli Ucci (2003), Ferma Zitella (2001), Santu Paulu (1999), Teresina (2013),  Ndo Ndo (2007), Pizzica di Torchiarolo (2012),  Tonni Tonni (2002),  Rondinella (2010), Pecuraru (2019), Carceri (2016), Taranta di Lizzano (2018), La Cerva (2017), Beddha ci dormi (2020), Sia Bendettu (2004), Calinitta (2015).

Un'anteprima assoluta. Tema, narrazione, e allestimento musicale sono originali e attraverso un incalzante ed emozionante uso dei droni, di campi e controcampi, lo spettatore-utente attraversa la grande storia di incontri  tra la Notte della Taranta e il suo pubblico. Reincanto è anche la storia di uomo, Daniele Durante, che ha amato la musica fino alla fine e che il 17 maggio scorso, ha deciso nonostante le sue difficili condizioni di salute, di raggiungere Santa Maria di Leuca per partecipare al concerto che ha richiesto tre mesi di registrazioni in sala prove.

Nelle immagini esclusive l'ultima volta che Daniele Durante ha suonato insieme all'Orchestra a due passi dal  faro di Leuca.

"Quando Daniele è arrivato nella grande piazza della Basilica di Leuca, nessuno riusciva a trattenere le lacrime. Quel giorno a suo modo ci ha salutato consegnando al pubblico un concerto che ha curato giorno dopo giorno", spiegano i musicisti dell'Orchestra.

"Ha fortemente voluto quest'opera alla quale si è aggrappato per continuare a creare, anche nei suoi giorni più difficili,  ciò che amava: suonare, creare nuove visioni, accettare la sfida del digitale", aggiunge il presidente della Fondazione Notte della Taranta Massimo Manera. "Abbiamo puntato ad un prodotto nuovo destinato alla piattaforma digitale ItsArtil portale che contiene il meglio dell'offerta culturale italianaAccanto alle opere del Teatro La Scala, Fenice di Venezia, Teatro dell'Opera di Roma ci sarà La Notte della Taranta. Utilizziamo anche questo nuovo strumento per la diffusione e valorizzazione della cultura popolare mentre siamo a lavoro per tornare nelle piazze dal vivo con il Festival itinerante e il tour dell'Orchestra". 

Con la regia di Daniele Fusco e Simone Rosato le storie, legate alla nuova interpretazione dei brani e danzate dai ballerini della Taranta, sono ispirate ai messaggi ricevuti nel corso degli anni attraverso i social.

Un rito di Reincanto che, attraverso la musica e la danza, crea una nuova comunità sulla piazza digitaleIl passato e il futuro vengono compattati in un presente vivo. Tutte le riprese sono state effettuate in presa diretta con la pizzica che scandisce il ritmo sulla barca delle vogatrici dell'associazione Il Palio di Taranto o sul gozzo del pescatore di Brindisi, a Castel del Monte davanti alla fortezza di Federico II patrimonio dell'Unesco, nella Riserva naturale del Lago di Lesina, tra i trulli e il grano di Costa Ripagnola.   

Cantanti: Enza Pagliara, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Consuelo Alfieri, Antonio Amato, Giancarlo Paglialunga, Salvatore Cavallo Galeanda.

Musicisti: Giuseppe Astore  violino, Nico Berardi  fiati, Valerio Combass Bruno  basso, Alessandro Chiga  tamburello, Roberto Chiga  tamburello, Leonardo Cordella  organetto – tamburello, Carlo De Pascali  tamburello, Roberto Gemma  fisarmonica – tastiere, Giuseppe Grassi  mandola, Gianluca Longo  mandolino, Antonio Marra  batteria, Alessandro Monteduro  percussioni, Attilio Turrisi  chitarra battente.

Ballerini: Laura Boccadamo, Mihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Serena Pellegrino, Lucia Scarabino, Stefano Campagna, Andrea Caracuta, Marco Martano, Fabrizio Nigro, Mattia Politi.

Per poter vedere Reincanto sulla piattaforma ITsART gli utenti possono registrarsi già da ora gratuitamente al sito https://www.itsart.tv/it/ o tramite tutte le smart tv abilitate al servizio. Il concerto sarà fruibile da Italia e UK. ITsART è anche sui social con i profili ufficiali: FacebookInstagramTwitter, YoutubeLinkedIn e al sito www.itsart.tv.

Reincanto è una produzione: Fondazione La Notte della Taranta.

È MORTO DANIELE DURANTE, IL GENIO DELLA PIZZICA

Il Direttore artistico della Fondazione Notte della Taranta, che ha trasformato il folklore salentino in un genere riconosciuto in tutto il mondo,  si è spento nella sua casa di Lecce.

  

Daniele Durante, il genio della Pizzica, se ne è andato a 66 anni, nella sua casa di Lecce per un tumore che l’aveva colpito da tempo, una malattia che ha affrontato con coraggio e nel più stretto riserbo. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni mentre era impegnato nella creazione di un innovativo Concerto digitale della Taranta. Lascia la moglie Francesca e i figli Caterina, Ernesto Niceta, Mauro e Flavio.  

Il maggiore esperto di musica popolare del Salento, Direttore artistico della Fondazione La Notte della Taranta dal 2016, è stato l’energia e il ritmo innovatore di molte edizioni del Concertone a partire dal 1998 quando opponendosi ai conservatori affiancò Daniele Sepe nell’opera di rinnovamento della tradizione musicale salentina. Nel 2010 accolse nella sua casa Ludovico Einaudi e ancora i maestri concertatori Carmen Consoli, Raphael Gualazzi, Fabio Mastrangelo, Andrea Mirò e Paolo Buonvino. Negli ultimi anni ha collaborato agli album di Clementino e Enzo Avitabile. E nel 2013 ha deciso di musicare, dopo l’incontro a Melpignano con lo scrittore Erri De Luca, il testo Solo Andata dedicato ai migranti. Nella sua lunghissima carriera ha consegnato brani indimenticabili della tradizione popolare con i suoi inconfondibili arrangiamenti: Serenata, Luna Otrantina, Alla riva del mare, Pizzicarella, Suspiri.

L’uomo che ha trasformato il folklore salentino in un genere riconosciuto e apprezzato in ogni parte del mondo, ha costruito un percorso leggendario per la cultura popolare salentina fin dal 1975 quando di ritorno da Londra insieme alla scrittrice Rina Durante fondò il Canzoniere grecanico salentino. Sue le note della celebre Quistione Meridionale, “manifesto, scrive Durante nella sua biografia contro gli intellettuali (compresi quelli di sinistra) che anziché affrontare e cercare di risolvere i problemi ne fa vessilli e si mette a capo di crociate per accrescere esclusivamente il proprio potere”. Spirito critico che non è mai venuto meno nella sua lunga carriera e che lo ha portato a scrivere nel 2014 la canzone di lotta No TAP contro lo sfruttamento del paesaggio salentino e nel 2015 Xylella, il brano denuncia sulla morte degli ulivi che inserirà nel CD Suspiri , una riflessione che anticipa il male oscuro che lo colpirà negli anni seguenti. “Suspiri e suspirando ieu m’affliu - Sospiri e sospirando io mi affliggo”.

Tarantaè  2020

https://www.youtube.com/watch?v=fEzuplaTm20

Quistione Medirionale 2016

https://www.youtube.com/watch?v=xQkmDBCyuno

Fuecu 2019

https://www.youtube.com/watch?v=5teij7WYiIA

Il cordoglio di Massimo Manera – Pres. Fondazione La Notte della Taranta

Perdiamo il punto di riferimento più autorevole della cultura musicale popolare salentina, Alla famiglia di Daniele va il nostro cordoglio profondo, alla famiglia della Taranta il nostro sincero abbraccio. Daniele ha combattuto negli anni gli stereotipi, i sentimentalismi mielosi e con schiettezza e lungimiranza non si è mai sottratto anche al duro confronto per affermare le sue idee sempre proiettate al futuro.  Se oggi l’Orchestra Popolare ha un suono riconosciuto e individuabile lo dobbiamo al prezioso e silenzioso lavoro di Daniele che ha amato la musica più della sua vita e ha continuato  a lavorare per l’edizione 2021 fino all’ultimo giorno”.

La direzione artistica della Notte della Taranta.

Per la Fondazione La Notte della Taranta, Durante ha composto il brano Fuecu dedicato alla Focara di Novoli e nel 2020 il brano Tarantaè dedicato alla rinascita della divinità zoomorfa. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del Concertone 2020 Durante disse: “i nuovi tarantati non sono posseduti da niente e da nessuno e ugualmente, in cerca di un loro Dio, si radunano a centinaia, prendono un tamburo, ballano, cantano e cercano di entrare in una trance dove non si è malati e non ci si sente malati. La cultura che c’è dietro questi fenomeni è completamente diversa da quella di possessione perché non è considerata una malattia, non va curata, non c’è da vergognarsi”. Nel 2018 ha musicato in chiave pizzica una parte del Barbiere di Siviglia per il progetto speciale della Taranta  in collaborazione con il Festival Valle d’Itria. Sempre aperto a nuove sperimentazioni ha introdotto nel repertorio del Concertone il brano in arabeshe Lule Lule, aperto alla contaminazione con nuovi generi musicali lavorando a stretto contatto con Clementino, Gue Pequegno, Boomdabash. L’Orchestra Popolare da lui diretta ha conquistato i teatri e le piazze del mondo da New York a Cuba, da Seul a Mosca.

Il ricercatore.

Etnomusicologo, eclettico chitarrista, Durante è stato soprattutto un accanito ricercatore non disposto a compromessi. Rigoroso e coerente, quando si trovava di fronte all’ignoranza sembrava spigoloso ma ha protetto con tutta la sua forza la cultura popolare dallo sberleffo che egli stesso aveva ricevuto sui palchi negli anni 70. Aveva scelto la pizzica per raggiungere un obiettivo: uscire dall’isolamento geografico e culturale del Salento affermando il valore della tradizione.  

Una vita per la musica.  

La musica è stata la sua vita. Collaboratore e amico degli accademici George Lapassade e Piero Fumarola negli anni 90, sperimentano insieme  la “thecno pizzica” avviando il processo  di modernizzazione del patrimonio sonoro salentino.

Nel 1997, a Venezia, l’associazione Salento Altra Musica che Daniele Durante fonda per divulgare le ricerche sul campo, raduna in occasione dello storico Carnevale, su proposta del prof. Piero Fumarola,  7 gruppi di musica popolare salentina per la prima volta insieme sul palco, anticipando di fatto la nascita della Notte della Taranta. Si ritrovano in piazza San Marco: Canzoniere Grecanico, Alla Bua, Aramirè, Mena Mena Mò, Terra de Menzu, Xanti Yaca e Zoè. Al termine del concerto il pubblico continua ad acclamare i musicisti che decidono di formare due grandi ronde che conquistano a suon di tamburello la piazza. Nel 2001 Durante decide di portare la pizzica in discoteca sbarcando al Malè di Santa Cesarea Terme e nel 2003 è tra i promotori dell’attivazione del Corso Triennale di Musica Popolare al Conservatorio Tito Schipa di Lecce.

Fonte primaria per studenti, ricercatori e musicisti, Durante aveva intervistato Luigi Stifani, il violinista delle tarantate incontrato da Ernesto De Martino ma anche tutti i cantori popolari come Uccio Aloisi, Niceta Petrachi “La Simpatichina”, Cici Cafaro e molti altri.

Nel 1976 decise di documentare quello che era rimasto del tarantismo. All’alba del 29 giugno si recò nella cappella sconsacrata di San Paolo a Galatina. “L’esperienza fu per me, da tutti i punti di vista molto forte, tanto da decidere di non ripeterla più. Devo precisare a questo riguardo che non sono mai riuscito ad essere uno spettatore freddo e distaccato, davanti a questi fenomeni, come chi se ne occupa scientificamente deve essere. L’atmosfera era di forte drammaticità, e mi riportava alle lamentazioni funebri che mi coinvolgevano in maniera altrettanto forte” (Spartito, Io resto qui, 2005).

Nel 1980 Rina Durante gli consegna dieci testi da musicare che diventeranno un’opera teatrale: nasce Ballata Salentina, il progetto che a 500 anni dalla morte dei martiri di Otranto narrava l’invasione turca del 1480,  con la voce dei più deboli: pescatori, contadini, e soprattutto  musicisti.

Nel nuovo millennio dopo aver lasciato il Canzoniere al figlio Mauro, si dedica alla scrittura dei testi e nel CD  “E allora tu si de lu Sud” insieme ai Sud Sound System ripropone tutti i temi di disagio del Mezzogiorno d’Italia, rilevando una nuova Quistione Meridionale legata alla fuga dei cervelli  e invitando i giovani a restare nel Sud. Scelta che lui ha ribadito negli anni rifiutando le proposte di andare a vivere in Francia e a Milano. Nel 2011 musica dieci poesie di Vittorio Bodini ed esce per  Anima Mundi l’audiolibro “Le Mani del Sud”. “Caro Daniele, scrisse 30 anni prima l’intellettuale Rina Durante, la poesia non paga! Aveva ragione il poeta anche i suoi lavori non hanno avuto grande fortuna ma, cosa ancora più grave, i libri e le poesie di Bodini non mi pare siano presenti nelle case dei salentini e del Sud in generale” Come siamo  bravi a farci male!”

 

CITAZIONI di DANIELE DURANTE tratte da SPARTITO – Io Resto qui – Edizioni Salento Altra Musica, 2005

Negli ultimi tempi mi capita spesso di fare una similitudine tra la pizzica e il calcio. I punti comuni mi sembrano:

-         nel calcio basta colpire la palla con i piedi e cercare di mandarla nella porta avversaria e puoi giocare. Nella pizzica basta imparare  a percuotere il tamburello o cantare qualche strofa o fare qualche passo ed entri nella ronda, nel cerchio, nel movimento.

-         nel calcio non puoi toccare la palla con le mani e non puoi fare fallo sull’avversario ma anche nella pizzica non puoi toccare la donna con cui balli e devi andare a tempo altrimenti la ronda non funziona

-         nel calcio ci sono gli assertori del gioco tradizionale all’italiana e quelli dell’innovazione (zona, pressing, ecc.) e quelli che le giocano tutti e due adeguandosi all’avversario. Nella pizzica i tradizionalisti, gli innovatori e quelli che non si pongono problemi nell’utilizzare ora una ed ora l’altra.

Si potrebbero trovare altre analogie ma mi fermo con l’osservare che anche nella pizzica, come nel calcio, ci sono i tifosi di vari gruppi che litigano con passione sostenendone le tesi.

In questo clima mi tornano in mente le parole del mio primo ed unico allenatore di calcio (ho giocato soltanto nelle giovanili) che diceva pressappoco così: “il calcio è bellissimo ma ha un solo grande difetto: tutti credono di saperlo giocare e di capirne più degli altri”.

 

CITAZIONI  di DANIELE DURANTE tratte dal libretto “Testi e Spartiti a cura di Daniele Durante” – Edizioni Salento Altra Musica

Il Salento terra di mezzo per vocazione storica, è la terra d’origine di un fenomeno di possessione e trance unico in Italia: il tarantismo. Fenomeno che si è conservato fino ai giorni nostri, in un contesto considerato pienamente acquisito dalla civiltà occidentale: la taranta è viva e non  è morta. Siuramente con il mutare delle condizioni socio culturali anche il concetto di tarantismo si è modificato. Pensare che la pizzica-tarantata si sia mantenuta inalterata attraverso i cambiamenti della società (abbandono dell’agricoltura, penetrazione nell’area di nuovi modelli culturali) è quanto mai sbagliato. Il tarantismo come è stato conosciuto e studiato si è concluso, perché è conclusa la credenza nel fatto che la tarantola pizzichi e provochi una malattia. Quello che oggi bisogna fare è individuare le radici uniche ancora vitali delle vecchie culture, cogliere i tratti essenziali che ne sopravvivono e tener conto di come si sono trasformate e come potrebbero trasformarsi. Anche se oggi i giovani non hanno contatto diretto con il lavoro duro dei campi, il tarantismo o la lamentazione funebre,  non per questo sentono meno il peso della sofferenza e della malinconia che ha prodotto la maggior parte dei nostri canti, ed alcuni di loro hanno un disagio esistenziale certamente non inferiore a quello che colpiva le tarantate di anni fa”.

 

NOTA BIOGRAFICA

Daniele Durante nasce a Melendugno il 10 agosto del 1954. Diplomato in Chitarra al Conservatorio di Lecce. Si laurea  in Filosofia all’Università del Salento. 

Nel 1975 con Rina Durante fonda il Canzoniere Grecanico salentino e comincia l’opera di ricerca sulla musica popolare. Nel 1990 pubblica per Erreci “Canzoniere, musiche, canti e racconti di Terra d’Otranto”, nel 1999 “Musica droga e trance” edizioni Sensibili alle foglie. Nel 2005 pubblica Spartito-Io resto qui con Salento Altra Musica e nel 2011 Le Mani del Sud edizioni Besa. Tiene il corso monografico sulle musiche e trance per l’insegnamento di Sociologia delle religioni presso l’Università del Salento. Promuove l’istituzione del corso triennale di musica popolare presso il Conservatorio di Lecce, dove insegna “Musica d’insieme”  e  “Storia ed estetica della musica popolare”. Docente di ruolo di educazione musicale per anni ha formato centinaia di studenti della scuola secondaria. Dal 2016 Direttore artistico della Fondazione La Notte della Taranta.

Immagini Daniele Durante alla Notte della Taranta dal 1998 al 2021.

https://youtu.be/_IThD0HJrwg

 

Discografia:

1977 Canti di Terra d’Otranto e della Grecìa salentina

1980 Concerto 1

1983 Come farò a diventare un mito

1985 Concerto 2

1988 Canzoniere grecanico

1991 Concerto 3

1994 Sutt’acqua e sutta ientu navegamu

1994 Mamminieddhu Zuccaratu

1997 Ni pizzacau lu core

1998 Ballati tutti quanti ballati forte

2000 Canti e pizziche d’amore

2000 Carataranta

2001 Pizzica pizzica

2002 Alla riva del mare

2002 Serenata

2004 Pizzicarella mia

2005 Spartito

2009 Allora tu si de lu Sud  con Sud Sound System

2011 Le Mani del Sud

2012 Ballata salentina

2014  Damuli nautra botta con Marco Poeta

2015  Suspiri 

L’ORCHESTRA POPOLARE NELLA “PIANTA DELLA TARANTA”

Concerto dedicato a Francesco Mazzotta,  il violinista di Novoli

 

L’Orchestra Popolare Notte della Taranta torna a Novoli per celebrare la tradizionale accensione della Fòcara. Sabato 16 gennaio dalle 21:00 in diretta su Antenna Sud, l’Orchestra proporrà un viaggio musicale e danzante dedicato al violinista Francesco Mazzotta il violinista citato da Ernesto De Martino. L’uomo “un cieco che da 30 anni esercitava il suo ministero, ogni estate percorrendo Terre e Casali, chiamato da più parti per la perizia eccezionale e per le guarigioni miracolose che otteneva grazie al suo archetto e forse anche in virtù dei suoi occhi spenti”,  diceva che Novoli era “la pianta della taranta, cioè la patria dell’esorcismo musicale e della sua genuina tradizione”, scrive Ernesto De Martino nella Terra del Rimorso “e proprio per questo il suo era appunto uno stradivario di Novoli. Diceva il vecchio che la sua musica era immemorabile. Quando sopraggiungeva la stagione della taranta e del suo morso il vecchio cieco percorreva nelle tenebre i paesi immersi nel bianco ardore dell’estate salentina, e visitava Torchiarolo, Arnesano, Campi, Trepuzzi, Squinzano, S. Pier Vernotico, Cellino S.Marco, Surbo, Nardò, Monteroni, S.Pietro in lama, Lequile, Guagnano, S.Donaci, S.Pancrazio, ovunque praticando l’esorcismo risanatore”.

 

Nel 2016 la Fondazione La Notte della Taranta ha siglato un protocollo d’intesa con la Fondazione Focara e il Comune di Novoli per sviluppare la ricerca sul tarantismo a Novoli e le sue connessioni con il territorio. Anche nel 2021 Fondazione ha deciso di investire in cultura proponendo al pubblico delle piattaforme digitali un percorso musicale di ricerca che partirà dalla presentazione di Sant’Antonio allu desertu,  brano portato alla notorietà dalla cantante di fado portoghese Amalia Rodrigues. “Proposto per la prima volta da Maria Monti nel 1969, il canto fa riferimento alle continue tentazioni che il diavolo riserva all’asceta costretto a rifugiarsi nel deserto. Nella cultura popolare c’è sempre l’invocazione al Santo per essere protetti dalle tentazioni che oggi, spiega il direttore artistico Daniele Durante, sono rappresentate dal virus. Siamo costretti a resistere alle tentazioni di fare festa, di stare insieme, di abbracciarci.  Un attacco frontale  che fronteggiamo con la musica”.

Non mancherà Fuecu il brano scritto da Durante nel 2016 per la Fòcara di Novoli che esalta l’ambivalente funzione del fuoco e i suoi simbolici segni oppositivi: spirito e sostanza, salvezza e perdizione, paradiso e inferno, purificazione e contaminazione. E con Antidotum Tarantulae, l’Orchestra farà vibrare il suono come il legno di ferula scelto da Sant’Antonio per farne bastone, la pianta dal midollo spugnoso che continua a bruciare anche quando apparentemente è spenta. Un viaggio musicale e danzante che vedrà protagonisti i cantanti Enza Pagliara e Antonio Amato; i musicisti Antonio Marra (batteria), Alessandro Monteduro (percussioni), Valerio Combass Bruno (basso), Giuseppe Astore (violino), Attilio Turrisi (chitarra battente), Roberto Chiga (tamburello), Nico Berardi (fiati), Gianluca Longo (mandola), Leonardo Cordella (organetto), Roberto Gemma (fisarmonica);  Serena PellegrinoMihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Andrea CaracutaMattia PolitiMarco Martano.

NOTTE TARANTA: IL RITO SI RINNOVA  IN VERSIONE TELEVISIVA 

Andrà in onda venerdì 28 agosto su RAI 2 alle 22:50 da Melpignano (LE) il Concertone La Notte della Taranta. 

Una versione televisiva di 90 minuti per raccontare un viaggio emozionale nella memoria della tradizione.  

Un palco minimal e teatrale voluto dallo scenografo Giancarlo Sforza, accoglie l’abbraccio dell’Orchestra popolare e dell’Orchestra Roma Sinfonietta dirette dal maestro Paolo Buonvino.

Visione a tratti cinematografica per l’edizione 23 del rito collettivo che ha dovuto rinunciare alla presenza di pubblico. Un racconto affidato a Sergio Rubini che tra le meraviglie dell’ex Convento degli Agostiniani e le piazze notturne di Puglia, invita il telespettatore a compiere un viaggio nella memoria della Taranta: divinità zoomorfa, evidenzia il direttore artistico Daniele Durante, che “ti possiede” e resiste anche nell’anno più difficile per l’assenza dell’energia in piazza.

Le composizioni di Paolo Buonvino sono colonna sonora che ritorna all’essenza delle voci popolari di Niceta Petrachi “la simpatichina” e Uccio Aloisi, passando dalle emozioni forti dei canti più amati della tradizione popolare: Lu Rusciu de lu mare, Tamburreddhu meu, Ferma zitella e la buona notte in grico Calinitta. Sulla facciata del Convento scorrono le immagini delle tabacchine, le contadine del Salento protagoniste della lotta al caporalato, quando Gianna Nannini intona Fimmene Fimmene. La ripropone a distanza di 16 anni dalla sua prima partecipazione al Concertone perché, dice,  “le condizioni delle donne non sono cambiate”.

L’elogio della Pazzia di Erasmo da Rotterdam è preludio teatrale per Secuta Secuta, una filastrocca salentina da “vannisciatore”, il banditore che per le vie del paese trova il modo di far emergere la verità: il tradimento del fratello maggiore.

Senza confini, senza muri La Notte della Taranta di Buonvino che con il canto in arabo di Mahmood compie un viaggio sonoro nel Mediterraneo. Struggente il canto d’amore interpretato da Diodato: Beddha ci dormi. Sospiri d’amore e di attese che la regia di Cristiano D’Alisera proietta nel chiostro del Convento e sulla facciata barocca della chiesa della Madonna del Carmine di Melpignano.

Cinque le coreografie di Sharon Eyal che reinterpreta, in chiave contemporanea, la pizzica salentina. I danzatori del Corpo di ballo della Taranta si muovono sul grande palco di legno a forma di tamburello formando una ronda moderna e con il battito delle mani danno vita ad un corteo che richiama le lotte delle donne contadine.

90 minuti di narrazione musicale per riscoprire la Taranta partendo dal suono ancestrale del tamburello e dai suoi infiniti incontri.

La Notte della Taranta è un progetto culturale per la valorizzazione della pizzica sostenuto da Regione Puglia, Unione dei Comuni della Grecìa salentina, Istituto di ricerca Diego Carpitella con la collaborazione di Puglia Promozione e Apulia Film Commission.

INCONTRI E PONTI SONORI PER IL CONCERTO DIRETTO DA BUONVINO.

Dedicato al pubblico che in 23 anni ha reso il Concertone straordinario.

Fimmene FimmeneBeddra ci dormi e Sabry 2aleel canto d’amore in arabo portato alla ribalta da Shereen.  Sono i tre brani che gli artisti ospiti della Notte della Taranta, Gianna NanniniDiodato e Mahmood,  interpreteranno al Concertone di Melpignano,  trasmesso da Rai2 il 28 agosto alle 22.50.

Ha scelto un canto di protesta, Gianna Nannini che dopo 16 anni torna a dare voce alle donne: le tabacchine sfruttate fino agli anni 70 nel duro lavoro dei campi per la raccolta del tabacco. Una sensibilità forte quella della rocker verso un tema ancora di grande attualità. Da qui la scelta dell’artista di riproporre il brano Fimmene Fimmene che già nel 2004 con la sua grinta e voce inconfondibile conquistò il pubblico. Canto d’amore per Diodato che, con Beddra ci dormi, racconta i sospiri di chi ama, l’attesa di vivere l’amore. Un’interpretazione di grande pathos che crea un inevitabile ponte di bellezza tra il Salento e la città di Taranto. Riaffiora dai ricordi indelebili di Mahmood il canto in arabo che regala al pubblico un viaggio tra le sonorità del Mediterraneo senza confini. Il canto che suo padre intonava nei tragitti in auto e che ci porta nella memoria di un bambino che non ha dimenticato quella dolcezza, quella carezza.

La Notte della Taranta in questa edizione diretta da Paolo Buonvino torna dunque con la sua energia ancestrale e a 23 anni dalla nascita omaggia la memoria musicale del Salento, crocevia di culture,  nel concerto più atteso dell’estate italiana.

Sarà l’attore Sergio Rubini a condurre i telespettatori nel viaggio emozionale voluto dal maestro concertatore Buonvino per narrare una terra e raccontarla attraverso le sue donne e i suoi uomini e la sua musica, quella più antica, spontanea.

“Una sorta di viaggio all’essenza, all’origine della musica, capace di curare e guarire, e della danza liberatoria che diventa un antidoto contro il malessere, ha spiegato il maestro Buonvino.  È una musica capace di abbattere i muri ed è questa la vera forza della tradizione popolare salentina: elimina le sovrastrutture, smussa le rigidità, rompe quelle barriere che separano. Davanti alla musica, a un ritmo vero,  non si può che lasciarsi andare a momenti di incontro e scambio, in cui l’interazione diventa la chiave di violino nel pentagramma emozionale”.

Interazione che vedrà l’abbraccio tra Orchestra Popolare e Orchestra Roma Sinfonietta con le voci di Antonio AmatoGiancarlo PaglialungaSalvatore Cavallo GaleandaEnza PagliaraConsuelo AlfieriAlessandra CaiuloStefania Morciano e i suoni delle tabla di Vito De Lorenzi e del didgeridoo di Gioele Nuzzo.

Non mancheranno le pizziche più amate dal pubblico: Torchiarolo, San Vito e una nuova composizione di Daniele Durante scritta per l’occasione dal titolo TarantaÈ e i canti in grico Ela-ela mu condà e Calinitta.

Un incontro di suoni evidenziato anche dalla scelta minimalista dello scenografo Giancarlo Sforza che in questa edizione particolare sostituisce il palco pop con uno più lirico, teatrale che richiama il tamburello. Le luminarie salentine completano la scena naturale dell’ex Convento degli Agostiniani, luogo simbolo del rito collettivo che ogni anno richiama a Melpignano migliaia di persone.

Ci siamo anche in questo anno difficile. Sarà un concertone diverso, ha spiegato Massimo Manera presidente della Fondazione La Notte della Taranta, un vero e proprio omaggio alla musica e alla danza del  Salento per regalare al pubblico, che ci segue da 23 anni, 90 minuti di sogno. Vogliamo fortemente restituire al popolo della Taranta che ci seguirà da casa tutta l’energia positiva che in Italia e nel mondo ci manifesta quotidianamente. Grazie alla collaborazione con  Puglia Promozione regaleremo le immagini straordinarie delle meraviglie della nostra regione.

La forza di questi intrecci di culture e la bellezza etica di lavorare a un progetto comune hanno condotto Dior e il suo direttore creativo Maria Grazia Chiuri a continuare il dialogo  con la Fondazione La Notte della Taranta avviato in occasione dello show in piazza Duomo a Lecce. Sul palco di Melpignano rivedremo infatti le coreografie di Sharon Eyal che guiderà i 10 danzatori del Corpo di Ballo della Taranta. Coreografie che mirano a creare un collegamento con l’autentica sensazione del rituale salentino. Un’esperienza catartica, che cura il corpo e l’anima, e che illustra l’immenso orgoglio e resilienza delle donne di questa regione. Ospite d’eccezione sarà il ballerino Darren Devaney.

Il viaggio nella memoria  proseguirà, in collaborazione con Puglia Promozione, nei luoghi dell’anima della regione: Trani, Montesant’Angelo, Bari e Gallipoli. Un viaggio che sarà narrato dall’attore pugliese Sergio Rubini. Un programma di Massimo Martelli con la regia di Cristiano D’Alisera e la fotografia di Marco Lucarelli.

La Notte della Taranta è un progetto culturale sostenuto dalla Regione Puglia, dall’Unione dei Comuni della Grecia Salentina, dall’istituto di ricerca Diego Carpitella in collaborazione con Apulia Film Commission.

SHARON EYAL COREOGRAFA DELL’EDIZIONE 2020

Sarà Sharon Eyal a curare le coreografie che saranno eseguite dai ballerini de La Notte della Taranta il 22 agosto nel corso del Concertone di Melpignano (trasmesso su Rai2 il 28 agosto alle 22.50). 
Nata a Gerusalemme, la coreografa dell’edizione 2020 ha ballato con la Batsheva Dance Company tra il 1990 e il 2008 e ha iniziato a realizzare coreografie nell'ambito del progetto Batsheva Dancers Create della compagnia. Eyal è stato direttore artistico associato per Batsheva tra il 2003 e il 2004 e coreografo interno per la compagnia tra il 2005 e il 2012. Numerose le sue collaborazioni  e i progetti realizzati con prestigiose  compagnie di danza in tutto il mondo,  come Bedroom Folk, Salt Womb, Feelings e Sara per il Nederland Dance Theatre; Half-Life per il Royal Swedish Ballet; Untiteled Black and Autodance per GoteborgsOperans Danskompan, Svezia; Killer Pig e Corps de Walk per Carte Blanche Dance of Norway; Too Beaucoup per Hubbard Street Dance Chicago; Plafona per Tanzcompagnie Oldenburg, Germania; Soul Chain per Staatstheater Mainz, Germania e altro ancora. Sharon Eyal vanta diverse, importanti collaborazioni anche in ambiti differenti da quello della danza come Dior.
 
“Ho collaborato con Maria Grazia Chiuri per la prima volta in occasione della sfilata Dior Donna Primavera Estate 2019. Più recentemente, a luglio,  mi ha invitato a creare una performance per la Cruise 2021 a Lecce. Per questa occasione, ho portato avanti una creative residency con i ballerini de La Notte della Taranta. Avendo osservato le loro tradizioni ed il loro vocabolario coreografico, la mia idea era quella di rendere omaggio alla tradizione della pizzica. Ho cercato di esprimere la mia concezione del corpo in movimento, le sue energie ed emozioni uniche, con le abilità e lo stile caratteristici dei ballerini della Fondazione. Paolo Buonvino, il Maestro Concertatore di quest’anno, ha composto i brani per l’occasione; insieme abbiamo voluto rendere omaggio alla tradizione musicale del Salento contribuendo con la nostra visione contemporanea della taranta. Questa nuova opera che abbiamo realizzato mira a creare un collegamento con l’autentica sensazione di questo rituale Pugliese - un’esperienza catartica, che cura il corpo e l’anima e che illustra l’immenso orgoglio e resilienza delle donne di questa regione” spiega la coreografa Sharon Eyal.
 
L’artista realizzerà le coreografie ispirate dalle musiche di Paolo Buonvino, maestro concertatore di questa edizione e che saranno eseguite dai ballerini: Laura Boccadamo, Mihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Serena Pellegrino, Lucia Scarabino, Andrea Caracuta, Stefano Campagna, Marco Martano, Fabrizio Nigro, Mattia Politi.
 
Ospite della danza Darren Devaney che si esibirà sul palco allestito nel suggestivo scenario naturale dell’ex Convento degli Agostiniani. Nato a Edmonton, in Canada, ha frequentato la Victoria School of Performing and Visual Arts proseguendo poi i suoi studi al Boston Conservatory. Tra le sue collaborazioni quella con Zhukov Dance Theatre, Robert Moses 'Kin, Ballet BC e L-E-V Dance Company di Sharon Eyal.

L’ORCHESTRA ROMA SINFONIETTA INCONTRA L’ORCHESTRA POPOLARE

Dai più grandi e prestigiosi teatri del mondo al palcoscenico La Notte della Taranta, dove il 22 agosto (il concerto sarà trasmesso il 28 agosto su Rai2 alle 22.50) incontrerà il ritmo della musica popolare salentina con la direzione del maestro concertatore Paolo Buonvino. Nata nel 1994, l’Orchestra Roma Sinfonietta vanta collaborazioni con i più grandi artisti della musica italiana e mondiale, tra cui Nicola Piovani, Luis Bacalov, Ennio Morricone, Nino Rota, Quincey Jones, Dulce Pontes, Roger Waters e Bruce Springsteen (solo per citarne alcuni) nonché con direttori d’orchestra quali Karl Martin, Marcello Rota, Marcello Panni, solo per citarne alcuni.

 Costituita da musicisti di consolidata esperienza professionale, è costantemente arricchita da giovani strumentisti e sin dalla sua costituzione ha iniziato una collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata”, dove svolge la propria attività concertistica. Parte dell’attività di Roma Sinfonietta è dedicata all’interpretazione di colonne sonore, con l’obiettivo di favorire la conoscenza del ricco patrimonio della musica per il cinema italiano. In tale contesto ha collaborato anche con Nino Rota, Fiorenzo Carpi, Carlo Crivelli e lo stesso Paolo Buonvino, Maestro Concertatore della Notte della Taranta 2020. Tra i teatri del mondo in cui si è esibita: il Barbican Centre ed il Royal Albert Hall di Londra, il Palazzo dei Congressi di Parigi, l’International Forum di Tokyo e, ancora, il Radio City Hall di New York, il Festival Hall di Osaka, l’Olympic Gymnasium di Seoul ed il Cremlino a Mosca. Saranno 31 i musicisti che il 22 agosto saliranno sul palco di Melpignano:

 

I VIOLINI

Prisca Amori, Leonardo Alessandrini, Paolo Marchi, Eunice Cangianiello, Miwa Shiozaki, Valentina Del Re, Carlo Vicari, Ludovica Alberti.

 

II VIOLINI

Anna Chulkina, Plamena Krumova, Giuliano Cavaliere, Fabiola Gaudio, Altin Mersin, Federico Crea, Enea Centurione, Ilaria Metta.

 

VIOLE

Lorenzo Rundo, Bruno Pucci, Gaia Orsoni, Stefano Azzolina, Roberta Rosato, Clara Belladone.

 

VIOLONCELLI

Luca Pincini, Kyung Mi Lee, Marco Simonacci, Rina You, Flavio Malatesta, John Kim.

 

CONTRABBASSI

Massimo Ceccarelli, Maurizio Raimondo, Diego Di Paolo.

CONCERTONE 2020: CONDURRÀ SERGIO RUBINI

Sarà l’attore SERGIO RUBINI il narratore della Notte della Taranta in onda su RAI 2 il 28 agosto alle 22:50.

Rubini condurrà i telespettatori di RAI 2 a scoprire la bellezza della pizzica che incontra i temi musicali proposti dal maestro concertatore Paolo Buonvino per la ventitreesima edizione dell’evento più atteso e amato dell’estate italiana.

L’attore, regista e sceneggiatore pugliese che nel 1987 è stato scelto da Federico Fellini in Intervista (nel ruolo del suo alter ego da giovane), vincitore con la sua opera prima “La Stazione” del David di Donatello,  sarà sul set di Melpignano per raccontare l’incontro della musica e della danza del Salento con le sonorità del mondo.

Un viaggio di 90 minuti nella memoria della manifestazione che in 23 anni è riuscita a traghettare il ritmo ancestrale nella pizzica nella moderna forma di condivisione collettiva. Il popolo della Notte non crede più al leggendario morso della tarantola ma il ragno è diventato simbolo  che crea un rituale nuovo e contemporaneo intorno alla divinità zoomorfa: la Taranta.  “Nessuno esorcismo, spiega il direttore artistico della Fondazione Daniele Durante, semmai un rito adorcistico intorno al Dio che balla. Chi arriva a Melpignano o balla in casa  non ha più bisogno di essere aggredito da un elemento esterno per condividere il rituale. Non c’è nel nostro tempo il dispositivo del tarantismo ma La Notte della Taranta è stato volano scatenante di un nuovo modo di concepire la musica e la danza del Salento e il Concertone è l’accensione del fuoco votivo di questo moderno raduno che si conclude ogni anno alle prime luci dell’alba. Nell’anno in cui siamo costretti a rinunciare all’energia del pubblico puntiamo ad un programma che contempla la mediazione di una voce narrante”.

Un racconto firmato da Massimo Martelli (sue le ultime tre edizioni di successo del Festival di Sanremo e di Sanremo Giovani), già autore di “Che tempo che fa” e vincitore del FIPA al Festival di Cannes con il mediometraggio “Per non dimenticare” sulla strage di Bologna.

Tutti sul palco anche se rigorosamente senza pubblico, gli ospiti del 2020: Gianna NanniniMahmood e Diodato. Il maestro Paolo Buonvino, autore di celebri colonne sonore, dirigerà l’Orchestra Popolare della Taranta e la l’Orchestra Roma Sinfonietta.

La regia dell’edizione 2020 del Concertone è affidata al genovese Cristiano D’Alisera, reduce dal successo della trasmissione “Danza con me” condotta dal ballerino Roberto Bolle.

Non mancheranno sulla scena naturale dell’ex Convento degli Agostiniani di Melpignano, le luminarie salentine di Mariano Light  che dal 2012 caratterizzano il Concertone. Un reticolato di luci artistiche che si intrecciano con il progetto visivo del  direttore della fotografia Marco Lucarelli.

La scenografia curata da Giancarlo Sforza è minimalista, pensata per far emergere e mettere in evidenza i valori fondanti della taranta. La pedana circolare ricorda il tamburello, richiama il ritmo ancestrale di questa terra, dove l’installazione lignea è adagiata davanti al suggestivo scenario dell’ex Convento degli Agostiniani. In questa edizione particolare, dunque, a differenza del palco pop ci sarà un palco più lirico, teatrale, spiega Sforza, in cui attraverso il gioco di legni diversi, uno più pregiato e uno più semplice, si abbracciano i materiali, quasi a suggellare quell’incontro tra due orchestre, l’Orchestra popolare de La Notte della Taranta e l’Orchestra Roma Sinfonietta.                                              

 

La musica di Paolo Buonvino trascenderà il luogo simbolo della manifestazione per raggiungere, attraverso le straordinarie immagini dei fratelli Pisano girate tra le meraviglie di Puglia  Monte Sant'Angelo (FG), Trani, Bari e Gallipoli,  i luoghi dell’anima di migliaia di turisti che attendono di vivere la più bella Notte dell’estate 2020.

Coordinatore esecutivo del programma è Massimo Bonelli, da diversi anni direttore artistico del Concertone del Primo Maggio. Media partner dell’evento è RAI.

PAOLO BUONVINO, VI RACCONTO LA MIA TARANTA

Sarà un viaggio emozionale quello immaginato da Paolo Buonvino, maestro concertatore dell’edizione 2020 de La Notte della Taranta, che tiene insieme le note e le voci della tradizione popolare salentina, dense di sofferenza, di gioia e di storie di vita.

Emozionare il pubblico che seguirà l’evento in  tv “La Notte della Taranta” (trasmesso il 28 agosto su Rai 2 e realizzato dal vivo il 22 agosto a Melpignano) ed emozionarsi nel raccontare le radici di una terra sono aspetti centrali del lavoro del maestro Buonvino, e lo sono stati a partire dal momento in cui si è approcciato alle note della tradizione per comporre le musiche di questa edizione dell’evento di Melpignano: “Mi sono avvicinato alla musica popolare salentina con molta umiltà, timore, ma sicuramente con tanta passione. Ho preso quello che mi è arrivato anche dalle piccole sfumature, da cui carpivo vissuti, esperienze e ho cercato di metterci un pezzo di me, della mia esperienza di vita”.

“Ho scoperto che in questa tradizione”, racconta ancora il maestro Buonvino, “ci sono aspetti profondi e significativi. La vera ricchezza, essendo una musica che viene dal popolo, sono le vite di ciascuno, le fatiche e i dolori raccontati in musica dagli stessi protagonisti. Naturalmente, essendo musica popolare, è primariamente espressione di persone e non di musicisti professionisti. Semplicità e spontaneità sono parole chiave per comprenderla appieno ed è incredibile come l’essenzialità di alcuni gesti, per esempio il battere del tamburello, provochino un’intensità indescrivibile”.

L’emozione semplice ma di grande pathos di un tamburello che suona, il maestro Buonvino ha cercato di restituirla in un evento che si preannuncia di grande effetto. Una sorta di viaggio all’essenza, all’origine della musica, capace di curare e guarire, e della danza liberatoria che diventa un antidoto contro il malessere. È una musica capace di abbattere i muri ed è questa la vera forza della tradizione popolare salentina: elimina le sovrastrutture, smussa le rigidità, rompe quelle barriere che separano. Davanti alla musica, a un ritmo vero e ancestrale, non si può che lasciarsi andare a momenti di incontro e scambio, in cui l’interazione diventa la chiave di violino nel pentagramma emozionale.

In questa edizione diretta da Buonvino, autore di straordinarie colonne sonore per il cinema, non poteva mancare l’abbraccio tra due espressioni musicali diverse: l’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta e l’Orchestra Roma Sinfonietta. Due orchestre differenti, che si uniscono regalando un evento speciale, che sfiora la magia. Un omaggio emotivo a cui contribuirà anche la nuova scenografia costituita da un palco molto basso di legno e le proiezioni e i supporti di carattere quasi cinematografico. Sullo sfondo, la facciata dell’ex Convento degli Agostiniani, sede della Fondazione Notte della Taranta, che diventa fondale spettacolare, testimone del percorso unico e imperdibile che i telespettatori saranno invitati a compiere insieme per una notte.

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Fondazione la Notte della Taranta

Sede Legale: Piazza A. Avantaggiato, 2 (Municipio)
Sede Operativa: Via della Libertà, 66 (Ex Convento dei Padri Agostiniani)
73020 Melpignano (LE)
Tel: 0836439008