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AL VIA LA COLLABORAZIONE FRA MATERA 2019 E LA NOTTE DELLA TARANTA

Taranta, capitale della cultura europea per una notte: a Melpignano le bag-light di Matera 2019 per illuminare la festa popolare de la Notte della Taranta.

Ci sarà la luce di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 a illuminare la coreografia di Vinne de Roma, una delle 12 coreografie proposte dal maestro Davide Bombana nel Concertone in programma il 24 agosto a Melpignano. La Notte della Taranta sarà capitale europea della cultura nella notte che chiude il festival con un ponte di luce e musica che si apre a Melpignano e si chiude a Matera il 14 settembre con il Concerto dell'Orchestra Popolare nella Cava del Sole per la nona edizione di Materadio, la festa di Radio3 nella città dei Sassi.

Un percorso condiviso che porterà alla creazione delle bag-light, originali oggetti luminosi frutto di una sperimentazione di Matera 2019 attraverso il progetto Lumen/Social Light che mette un ponte tra vecchio e nuovo, fondendo la tradizione delle luminarie con innovative soluzioni di illuminazione pubblica. Tale sperimentazione è inserita nel più ampio progetto Interreg Night light che lavora sul tema della luce e del buio.

Le bag-light, letteralmente "borse luminose" in legno con una tracolla in pelle che richiamano nella forma tondeggiante i setacci e i tamburelli della tradizione ed alimentate con batterie a pannello solare, sono state realizzate nei laboratori durante le tappe del festival itinerante de "La Notte della Taranta": l'ultimo sarà proposto stasera, 21 agosto a Sternatia alle ore 19.

Nella lunga notte del Concertone le bag-light realizzate dai cittadini saranno parte integrante della coreografia di Bombana creando vie luminose tra i danzatori del Corpo di Ballo della Taranta. Una via ideale che collega il Salento a Matera.

L'Orchestra e il Corpo di Ballo saranno infatti protagonisti di una residenza artistica nella Capitale Europea della Cultura 2019 il 13 e 14 settembre. Un progetto che porterà la pizzica tra le vie della città dei Sassi e che culminerà con il Concertone alla Cava del Sole il 14 settembre.

Massimo Manera, presidente della Fondazione La Notte della Taranta: "Nell'anno in cui Matera è Capitale europea della Cultura, non poteva mancare, in questo dialogo aperto da tempo con La Notte della Taranta, un ponte ideale tra il Salento e la città lucana. Siamo lieti di ospitare nel festival itinerante un incontro tra cittadini e artisti che lavoreranno insieme per realizzare installazioni, questo sì, vero ponte culturale fatto di esperienze manuali e frutto della creatività che è insita in ognuno di noi."

“L’edizione 2019 di Materadio, la Festa di Radio 3 che anima da 9 anni la città dei Sassi, è dedicata ai Sud – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019 Paolo Verri -. Proprio su questa scia si colloca la collaborazione con la Notte della Taranta, uno degli eventi musicali e performativi più importanti dell’area Mediterranea e che al meglio esprime il senso di apertura, dialogo e coinvolgimento della comunità contenuto nel dossier di Matera 2019 “Open Future”. Nell’ambito di questa collaborazione ci sarà uno scambio di buone pratiche fra le due realtà: da Matera porteremo a Melpignano l’esperienza delle bag-light del progetto Lumen/Social Light, sperimentata in modo particolare durante la cerimonia inaugurale di Matera 2019 e  attraverso cui i cittadini “si fanno luce”; al contempo, i cittadini permanenti e temporanei di Matera avranno la possibilità di partecipare ai laboratori di danza tenuti dal team de La Notte della Taranta, in una contaminazione fra la tradizione salentina e quella lucana”.  

IL TAMBURELLO FUTURO REMOTO PER LE VOCI DE "LA NOTTE DELLA TARANTA"

Le  cantanti de La Notte della Taranta Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Michela Sicuro indosseranno il  tamburello di Futuro Remoto. Le voci indosseranno un gioiello cult a forma di tamburello, pezzo unico in argento disegnato e creato da Gianni De Benedittis.

  

Quest’anno in occasione del Concertone Finale in programma sabato 24 agosto a Melpignano il pendente portafortuna che riprende il tipico strumento musicale a percussione,  molto usato nella cultura popolare salentina sarà un dettaglio particolare e prezioso. La sua forma circolare, simbolo di perfezione, esprime  l’incessante ciclicità della vita, scandita dal frenetico ritmo musicale che viene prodotto dai sonagli, una musica che aiuta a liberare la mente e il corpo da ogni pensiero negativo, per ritrovare una perfetta armonia con l’universo.

LA NOTTE DELLA TARANTA E CAMERA DI COMMERCIO DI LECCE INSIEME PER IL TARANTA FUTURE

La Fondazione “La Notte della Taranta” e la Camera di Commercio di Lecce sono di nuovo insieme per la valorizzazione del patrimonio artistico e storico del Salento, in chiave innovativa. Il Presidente della Camera di Commercio  Alfredo Prete e i componenti della Giunta camerale, avendo sempre creduto nelle potenzialità della manifestazione, hanno valutato, non appena le risorse lo hanno consentito, di essere al  fianco de La Notte della Taranta in “Taranta Future” e condividere un particolare ed innovativo progetto che, attraverso un apposito bando, coinvolge i giovani delle realtà pugliesi, stimolando l’avvio di attività imprenditoriali volte a generare nuove tecnologie e strumenti software per la fruizione e la valorizzazione economica del patrimonio materiale ed immateriale del territorio salentino. La Camera di Commercio conferirà un premio in denaro alle tre migliori proposte imprenditoriali.

 
“L’ente camerale sta sostenendo in maniera importante il nostro percorso culturale che, tramite la musica, veicolo di valori e strumento di globalizzazione, riesce a coniugare le tradizioni e l’innovazione, la storia e le nuove generazioni, le peculiarità locali e le incursioni internazionali. E’ fondamentale poter nuovamente contare su un partner istituzionale come la Camera di Commercio, attenta al sostegno del sistema economico locale anche tramite l’innovazione tecnologica, il cui contributo sta consentendo di realizzare con successo l’edizione 2019 de “La Notte della Taranta” e, in particolare, quest’attività innovativa nell’ambito di “Taranta Future”, volano di sviluppo e veicolo di diffusione dei tanti attrattori turistico-storico-culturali del nostro Salento”, ha commentato il presidente della Fondazione La Notte della Taranta Massimo Manera.

NOTTE DELLA TARANTA: ECCO COME FUNZIONERÀ LA VIABILITÀ

È stato predisposto un piano traffico per garantire un regolare accesso e deflusso da Melpignano il giorno del Concertone Finale del festival itinerante “La Notte della Taranta”.

A partire dalle 8.30 del 24 agosto sarà interdetto il traffico veicolare all’interno del Comune di Melpignano. Anche l’accesso alla zona parcheggi nella zona industriale sarà consentito solo previa prenotazione (sul sito parkforfun.it) e sarà sottoposta a controllo ai varchi.

Sono due gli accessi previsti per le auto, l’ingresso Sud che sarà aperto dalle ore 8.30 alle ore 24 e l’ingresso Nord, aperto dalle ore 8.30 alle ore 21. 

 

E’ infine previsto anche un servizio di trasporti privato Busforfun, per ogni informazione consultare il link di seguito:

http://busforfun.com/articolo/la-notte-della-taranta 

 

La Notte della Taranta sarà accessibile al 100% ai diversamente abili.

Grazie alla collaborazione con L'Integrazione Onlus, Soc. cooperativa “La Notte della Taranta” metterà a disposizione uno staff di operatori qualificati per l'assistenza alle persone con disabilità, un servizio di infoline per dare informazioni prima e durante l'evento (n. 1 mail e n. 2 numeri di telefono), un servizio di prenotazione del proprio posto all'interno dell'area (con badge uninominali). 

 

Il varco di ingresso riservato alle persone con disabilità si trova in Via Salento, il personale saprà indirizzare le auto munite di contrassegno verso i parcheggi dedicati.

Nell'area riservata è consentito l'accesso ad un solo accompagnatore per persona disabile (salvo casi di comprovata necessità); si consiglia di arrivare entro le ore 20.00 - 20.30 e si raccomanda di avere il badge di prenotazione a portata di mano (sullo smartphone o stampato).

Per offrire un servizio di qualità a tutti, i posti prenotati saranno garantiti a chi arriva entro le 21.00, superato questo orario saranno assegnati anche ai non prenotati in ordine di arrivo.

Per richiedere il proprio badge e prenotare un posto per sé e per il proprio accompagnatore all'interno dell'area disabili, la persona disabile potrà facilmente inoltrare la propria richiesta attraverso il seguente modulo:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSf1OVsWzUa5jOIbhl18pg_K2B4XJk29-9wE_cdiA1u2-mLGxA/viewform 

Le richieste di prenotazione dovranno pervenire entro le ore 23.00 del giorno 22 agosto e saranno accettate in ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei posti disponibili. 

TURISMO (Federalberghi), PIENONE NEL SALENTO NELLA SETTIMANA DELLA TARANTA 

Come riportato da "Il Sole 24 ore", il presidente di Federalberghi Lecce Raffaele De Santis ha evidenziato  che si registra il tutto esaurito nelle strutture alberghiere del Salento nella settimana del Concertone de La Notte della Taranta.  Secondo i dati forniti da FEDERALBERGHI PUGLIA infatti dal 19 al 25 agosto c’è un aumento di prenotazioni nelle strutture ricettive  salentine. “Questo dato, spiega Raffaele De Santis presidente di  Federalberghi Lecce, è parzialmente in controtendenza rispetto alla lieve flessione di richiesta turistica che si è registrata quest’anno nel periodo estivo. Non solo pienone dunque nella settimana clou dell’evento di Melpignano (LE),  ma anche un nuovo dato che riguarda i turisti stranieri. Oltre alle consuete presenze dall’Europa e in particolare da Francia e Germania, nel 2019  aumentano le presenze da America, Australia e Cina”. 

Il dato complessivo conferma quanto già evidenziato dal rapporto realizzato da CISET (Centro internazionale di studi sull’economia turistica) insieme a CONFCOMMERCIO ITALIA e AGIS: “Gli effetti della Notte della Taranta sulla ricettività sono quindi percepiti soprattutto nell’appuntamento del concertone finale, che è segnalato da quasi la metà degli operatori del Salento come ragione di aumento delle prenotazioni”. Dallo stesso rapporto emerge che in ciascuna edizione, a partire da una spesa diretta dei visitatori sul territorio pari a 16,8 milioni € (di cui 13 milioni nei servizi), si generano 6 milioni € di valore aggiunto nel territorio. A fronte di un budget di circa 1,2 milioni € speso nell’organizzazione di ciascuna edizione, ogni euro investito nell’evento produce 14€ di spesa dei visitatori per 5€ di valore aggiunto.

Spesa degli spettatori in loco:

€ 16,8 milioni    totale

€ 13,4 milioni   per servizi

€ 3,4 milioni     per beni

Valore aggiunto prodotto dalla spesa degli spettatori in loco:

€ 6,3 milioni   totale

€ 5,8 milioni   per servizi

€ 540 mila      per beni

NOTTE DELLA TARANTA. A STERNATIA LA PENULTIMA TAPPA. TRA GLI OSPITI L’ATTORE PEPPE BARRA

ORE 19 IL BORGO RACCONTA - PIAZZA UMBERTO I

ORE 19 DE MARTINO 60 - PALAZZO COMUNALE

LA MITICA ESTATE DEL ’59 | MOSTRE: IL LUOGO DEL CULTO,

GALATINA, SAN PAOLO, TARANTISMO E DINTORNI MENADI DANZANTI;

PROIEZIONE DI FILMATI E DOCUMENTARI SUL TARANTISMO

ORE 21 ALTRA TELA - PIAZZA CASTELLO

ORE 22 CONCERTO RAGNATELA - PIAZZA UMBERTO I

Penultima tappa del festival itinerante “La Notte della Taranta” il 21 agosto a Sternatia, cuore della Grecìa Salentina. Il paese ellenofono, l'unico ad aver conservato l'uso della lingua grica anche tra le giovani generazioni, è pronto ad accogliere la ricca serata di appuntamenti.

Si inizierà alle ore 19 con la sezione Il Borgo Racconta, una visita guidata nel centro storico a cura dell’Università del Salento.

 Sempre alle 19 al Palazzo Comunale di Sternatia, la sezione De Martino 60 a cura di Kurumuny  e Polo Bibliomuseale, con la direzione scientifica di Maurizio Agamennone e Luigi Chiriatti.

Ernesto De Martino, antropologo e filosofo italiano, con una serie di missioni etnografiche dai primi anni ’50, raccolse una quantità di documenti relativi a manifestazioni magico-religiose e ne studiò le origini storiche, i rapporti con le condizioni storico-sociali attraverso i secoli, i motivi impliciti che ne giustificavano il persistere. Oggetto della sua investigazione furono particolarmente: il complesso mitico-rituale della fascinazione in Lucania (Sud e magia, Milano 1959); le persistenze del pianto funebre in Lucania (Morte e pianto rituale nel mondo antico, Torino 1958); il tarantismo del Salento (La terra del rimorso, Milano 1961).

Nell’estate del 1959 indagò a fondo il rituale magico-religioso del tarantismo pugliese, raccogliendo i risultati dell’analisi, in quella mitica estate del ’59, in quello che sarà poi uno dei testi fondamentali: La terra del rimorso.

Il progetto “demartino’60”, omaggiando e celebrando l’opera pionieristica di Ernesto De  Martino e dei suoi collaboratori, intende divulgare parte dei documenti prodotti intorno al fenomeno.

Nello stesso Palazzo Comunale saranno proiettati filmati e documentari sul tarantismo e saranno allestite due mostre sul luogo del culto di Galatina, San Paolo, Tarantismo e dintorni, e sulle Menadi Danzanti.

Galatina, la cappella di San Paolo e lo spazio antistante, rappresentano il luogo di svolgimento del rito. Questa mostra multimediale restituisce gli scatti di fotografi professionisti e non, che nel corso di un cinquantennio hanno varcato la soglia del luogo del culto. Le fotografie sono di: Chiara Samugheo, Paolo Longo, Paolo Albanese e Paola Chiari, Salvatore Congedo, Carmelo Caroppo, Fernando Ladiana, Luigi Chiriatti. Inoltre saranno proiettati filmati e documentari sul tarantismo.

Passato e futuro del Salento si incontrano nella mostra Menadi Danzanti  progetto realizzato grazie alla sinergia tra Assessorato all’ Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Polo Biblio Museale di Lecce e Fondazione La Notte della Taranta. . Curata dall’archeologa Anna Lucia Tempesta, la mostra punta a far conoscere, attraverso le immagini vascolari i reperti musicali e le fonti scritte, i laboratori di gestualità e la “messa in movimento” delle opere, l’importanza della musica nel mondo antico e gli incredibili legami con la contemporaneità.

 Uno degli ospiti più attesi del festival itinerante, Peppe Barra, cantante-attore tra i protagonisti della musica, del teatro, della cultura napoletana, in Piazza Castello alle ore 21 per la sezione Altra Tela.

Barra ha fatto della versalità la sua cifra stilistica, passando dal teatro alla musica, dalla tradizione napoletana alle sonorità contemporanee rimanendo fedele alla magia e al folclore che caratterizzano ogni suo lavoro. Romano di nascita, procidano d’adozione e napoletano d’anima, Barra sarà sul palco di Sternatia con Paolo Del Vecchio (chitarra e mandolino), Luca Urciuolo  (pianoforte e fisarmonica), Ivan Lacagnina (percussioni), Sasà Pelosi (basso acustico) e Giorgio Mellone  (violoncello). Personaggio sempre autentico, nella vita e sulla scena, artista puro, trasmette al suo pubblico un magma incandescente di emozioni dalla risata più sonora alla commozione inaspettata, conducendolo in un percorso che traccia le linee fondamentali della tradizione etnico musicale del sud Italia ed in particolare quella partenopea. Tutto richiama e ritorna a Napoli, da Tammuriata Nera a No woman no cry, ripercorrendo i temi classici del suo repertorio come l’amore, le passioni, gli  struggimenti e naturalmente la vita e la morte. Sempre in bilico tra il realismo e la scanzonatura poetica, voce e dialetto sono gli strumenti principali del suo lavoro: la sua voce gli consente di raggiungere in scena risultati mirabili, con il sostegno di musicisti straordinari che da lungo tempo sono i suoi compagni di viaggio.

Piazza Umberto I alle ore 22 ospiterà il concerto Ragnatela con Fonarà e Nuova Compagnia di Canto Popolare.

I primi ad esibirsi sul palco I Fonarà, gruppo di musica popolare grìco-salentina, la cui peculiarità è quella di scrivere parole nuove sulle basi musicali che appartengono ai ricordi di molti salentini. Il loro progetto artistico nasce con l’intento di innalzare  un canto ad alta voce per raggiungere le orecchie di tutti, risvegliando il sentimento ancestrale di tradizione che ognuno di noi conserva tra le pieghe dei ricordi. I componenti sono: Andrea Deta (voce e tamburello), Marco Garrapa (tamburello), Luca Giannoccolo (chitarra).

Continuerà la serata con la Nuova Compagnia di Canto Popolare che propone il progetto “Anima di Terra Tour”, uno spettacolo musicale composto dai brani della tradizione e della terra campana. La NCCP ha una storia lunga sessanta anni nei quali ha portato in scena la  tradizione della musica campana, costituita dai musicisti napoletani Eugenio Bennato, Carlo D’Angiò, Roberto De Simone e Giovanni Mauriello ai quali successivamente si unirono Peppe Barra, Patrizio Trampetti, Fausta Vetere e Nunzio Areni.

La NCCP, oggi guidata da due dei suoi componenti storici, Fausta Vetere (voce e chitarra) e Corrado Sfogli (strumenti a corda, chitarra, chitarra battente, bouzouki, mandoloncello, mandola), è composta da Carmine Bruno (percussioni), Gianni Lamagna (voce e chitarra), Michele Signore  (violino, lira pontiaca, mandoloncello), Marino Sorrentino (strumenti a fiato: flauto, ciaramella, zampogna, tromba) e Pasquale Ziccardi (voce e basso).

Tema centrale del Festival 2019 è la tutela dell’ambiente. In collaborazione con Intesa Sanpaolo e Legambiente, la Fondazione La Notte della Taranta promuoverà la raccolta fondi per la campagna #RigeneriAMOlaNatura che consentirà di rendere accessibili 4 oasi del Mezzogiorno d’Italia alle persone diversamente abili e fruibili dal pubblico attraverso sentieri guidati. Si tratta dell’oasi dei Variconi a Castel Volturno (Campania), Foce Cavone nella marina di Pisticci (Basilicata), Dune di Sovereto a Isola Caporizzuto (Calabria) e Torre Squillace nella marina di Nardò (Puglia).

Si può partecipare alla raccolta fondi attraverso la piattaforma www.forfunding.intesasanpaolo.com/  o acquistando la T-shirt creata da Yezael di Angelo Cruciani per la Notte della Taranta in vendita tra i prodotti ufficiali del Festival.

MASTRANGELO: UN CONCERTONE COINVOLGENTE DALLA PUGLIA AL MONDO PASSANDO DA MOSCA

“Credo che il Concertone sarà molto coinvolgente. Abbiamo recuperato la mia pugliesità, questo contatto con la terra. Per me è una sfida personale: creare una partitura per orchestra popolare  e orchestra classica. Porterò questa commistione tra temi. Ci sarà ad esempio un tema tratto da una canzone popolare russa che aveva utilizzato Cajkovskij nella quarta sinfonia. Anche nel Concertone di Melpignano lo utilizzeremo contestualizzandolo. Abbiamo orchestrato 18 pezzi, quindi il nostro intento sarà quello di riproporre quanto accaduto a Melpignano anche a Mosca e San Pietroburgo.”

 

Lo ha detto il maestro concertatore dell’edizione 2019 de La Notte della Taranta che in sala prove al centro polivalente di Zollino sta provando in queste ore con l’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta e con l’Orchestra sinfonica Oles di Lecce.

NOTTE TARANTA. MARTIGNANO OSPITA EUGENIO FINARDI

20 AGOSTO MARTIGNANO

ORE 19 IL BORGO RACCONTA A CURA DI COOP.SOC.OPEN-PIAZZA PALMIERI

ORE 19:30 LECTIO MAGISTRALIS EUGENIO FINARDI-PIAZZA PALMIERI

ORE 21 ALTRA TELA-PIAZZA PALMIERI

ORE 22 CONCERTO RAGNATELA-VILLA COMUNALE

 

Il 20 agosto il festival de “La Notte della Taranta” presenterà un programma ricco di iniziative per la sua diciottesima tappa aMartignano.

Un piccolo borgo,  ricco di storia in cui tornerà  l'appuntamento con la sezione Il borgo racconta attraverso la visita guidata “I racconti in grico” a cura di Cooperativa Sociale Open. Partendo da Palazzo Palmieri, casa natale dell‘illuminista salentino il marchese dei Lumi Giuseppe Palmieri, i visitatori verranno condotti dentro il borgo di Martignano in un viaggio spazio-temporale nei luoghi simbolo del vissuto grico, tra case a corte, mignani, pozzelle, frantoi, chiese, affreschi, palazzi e piazze, interagendo con la lingua dei padri e la lotta per la sua sopravvivenza. Il racconto si dipanerà tra la ricerca della pubblica felicità, il miracolo cercato tra i pozzi del Santo, il nettare delle olive tra gli antichi torchi e le riflessioni davanti alle sculture; il grico risuonerà nel vissuto della famiglia De Santis, con la musica e la voce di Rocco De Santis, presente durante il tour.

L’appuntamento con la guida sarà alle ore 19 in piazza Palmieri, la visita è aperta a tutti ma è gradita la prenotazione al numero 324 0594511.

 

Ma il festival de “La Notte della Taranta” non è solo musica dal vivo, danza e architettura. Propone infatti anche riflessione e approfondimento teorico su un’arte, come quella musicale popolare che è frutto di una secolare connessione tra passato e presente, tra oralità e forma scritta tramandatasi nei decenni seguendo gli schemi dell’evoluzione sociale. Ed è da questa voglia di raccontare la musica che si terrà alle  19:30 in piazza Palmieri, la lectio magistralis tenuta da Eugenio Finardi dal titolo “Dalla canzone politica alla musica popolare d’autore”.

Eugenio Finardi è cantautore e polistrumentista italo-americano di fama internazionale, autore di brani che hanno fatto la storia della musica italiana come "Extraterrestre" e “Cuba", testi dal grande impegno civile che hanno reso nota la sua dote di interprete di una società in continuo fermento come quella degli anni Settanta.

Parallelamente alla sua carriera da autore e cantante ha prestato più volte il contributo a manifestazioni musicali dal vivo: nel 2015 e 2016, solo per citarne alcune,  è stato direttore artistico del Primo Maggio a Bologna. L’ultimo progetto portato a termine lo ha visto impegnato in uno spettacolo teatrale, “FINARDIMENTE”, uno show misto di musica e parole che ha debuttato con un doppio sold out al Blue Note di Milano.

 

Alle 21 la serata di Martignano continuerà in Piazza Palmieri sul palco di Altra Tela pronto ad accogliere un altro pezzo di storia della cultura popolare italiana con l’esibizione de Il Coro delle mondine di Novi di Modena attraverso cui l’itinerante ribadirà il suo essere festival delle regioni d’Italia.

Sono mondine, o figlie, nipoti, sorelle di donne che con l’acqua alle ginocchia strappavano le erbacce nelle risaie. Simbolo di lotta, fatica, ma anche rivendicazione dei loro diritti, di risate e bellezza che rivivono grazie ad una idea del maestro Torino Gilioli, che nel 1971 sentendo cantare un gruppo di donne sul pullman al ritorno di una gita, decise di farne un coro, che ha guidato sino alla sua scomparsa. Dal 2000 è Maria Giulia Contri, una ex mondina, a guidare le voci delle sue amiche e colleghe.

Col tempo ai canti tradizionali si sono affiancate le letture di testi, scritti ed interpretati da una mondina, Manuela Rossi, che danno vita a voci di donne che hanno condiviso la stessa esperienza in risaia, le stesse lotte e le stesse passioni.

“Noi mondine, con il nostro canto e le nostre storie, lasciamo, di madre in figlia, la nostra eredità di donne che hanno combattuto e pianto, faticato e sofferto, riso e cantato, con la consapevolezza che, seppur così piccole, così niente, anche noi siamo una radice della storia di chi verrà dopo di noi e ci piace pensare che non siamo state inutili”. Una storia che raccontano in tutto il mondo. 

Già ospiti de La Notte della Taranta, con il maestro concertatore Goran Bregovic, il Coro Mondine di Novi di Modena è stato protagonista del film Di madre in figlia”, di Andrea Zambelli.

 

La tappa si concluderà alle  22 alla villa comunale con il concerto Ragnatela in cui ad esibirsi saranno Kamafei e Nui…Nisciunu.

Kamafei deriva dal grico e sta a significare caldo che scorre, ossia il calore che il pubblico restituisce in una ronda estiva. La  musica dei Kamafei affronta i temi più disparati dall’amore per la terra al rispetto delle radici, unendo tradizione e innovazione.

Il gruppo esplora diversi generi musicali che vanno dalla bossa al reggae, dal rock allo ska e all’hip hop. Le radici sono salentine, ma i riferimenti arrivano sino alla Spagna e all’Africa. La base comune della loro musica è il tamburello suonato da Alessio Giannotta (che suona anche ukulele e mandola), che condivide il palco con Antonio Melegari (voce, fisarmonica, tamburello), Stefano Calò (chitarra), Giovanni Palma (voce, chitarra), Antonio Murciano (batteria), Vittorio Chittano (fisarmonica) e Marco Verardo (basso elettrico).

 

A seguire sul palco arriveranno i Nui...Nisciunu,  gruppo musicale di pizzica e canti popolari salentini che nasce nel 1998.

È composto da 8 elementi: Giuliano Conte, tamburello e voce; Leonardo Guido voce e chitarra; Silvia Menallo violino; Michela Coluccia, voce; Mirco Matteo tamburello; Maria Assunta Montinaro voce; Maurizio Campanelli chitarra e voce; Daniele Caputo fisarmonica e voce. Il gruppo ha avuto modo di esprimere la sua capacità tradizionale musicale sui palchi di molte città salentine. Al loro attivo hanno 4 cd. Il loro suono nasce dalla grande passione per la musica popolare interpretata in chiave autentica.

NOTTE TARANTA. PRONTO  PIANO SANITARIO. SONO  30 I POSTI LETTO

La Notte della Taranta, un grande evento da vivere in sicurezza per i 150 mila che raggiungeranno Melpignano il 24 agosto in occasione del Concertone finale. Come ogni anno, per garantire la massima sicurezza e l’assistenza medica in caso di necessità, è stato predisposto il piano sanitario dal dottore Maurizio Scardia, responsabile provinciale del 118.

Il  118 – Lecce con il supporto di personale e mezzi  della Croce Rossa Italiana garantiranno l’attività di soccorso sanitario nel corso della manifestazione prevedendo l’eventuale attivazione del piano “MAXIEMERGENZE” di cui è dotata la centrale operativa. Nell’area del campo Sanitario   attrezzato di circa 400 mq saranno allestite  complessivamente 7 tende per le postazioni di primo e secondo livello per un totale di 30 posti letto: 20 posti letto sono destinati ai codici verdi  nelle  4  tende (della Cri, 8 posti letti  sono predisposti per i codici gialli e due posti letto per i codici rossi. Ci sarà anche  una tenda per gli interventi di piccola chirurgia, una per il triage e la tenda per i codici rossi sarà attrezzata con strumentazioni mediche e professionalità del 118  pronte ad intervenire anche nei casi più gravi. Saranno  circa 200 i volontari impegnati nelle attività di soccorso, sei le squadre operative, ciascuna con  sei unità. Ci saranno squadre itineranti per i punti considerati più sensibili e di maggiore affluenza. Tutti i mezzi di soccorso avranno a bordo un medico, un infermiere e un soccorritore.

Nelle vicinanze del campo sanitario ci sarà un’auto medica e tre ambulanze saranno sempre pronte a intervenire nell’area concerto.  Altri 7 mezzi di soccorso presidieranno le aree periferiche e i punti di accesso a Melpignano. 

NOTTE  TARANTA.  PEQUENO, PENSAVO DI AVER VISTO TUTTO. SBAGLIAVO,  SARA’ UNA GRANDE FESTA

“Pensavo di aver visto tutto, invece c’è sempre qualcosa da imparare. Sono davvero contento di partecipare a questo grande evento, La Notte della Taranta. Anche perché il rap, nonostante  apparentemente un mondo  lontano dalla pizzica, è una musica pop,quindi popolare in quanto musica di strada. E’ un ritmo che nasce nelle periferie, coinvolge i giovani, è un racconto della vita. E  per questo i punti di contatto  con la pizzica e con la musica popolare in genere sono tanti. Sarà una grande festa.”

Lo ha detto Guè Pequeno che  ha provato in sala prove  a Zollino con i musicisti dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta. Il rapper milanese interverrà su tre brani della tradizione salentina, rappando con il suo stile sui brani della tradizione salentina.Tra questi anche una coinvolgente pizzica di Corigliano.

Gué Pequeno ha inoltre rivelato di capire abbastanza bene il dialetto salentino, essendo legato sin da ragazzo ad alcuni territori del Salento, in particolare Torre Dell’Orso che ha frequentato a lungo.

“Capisco bene  il vostro dialetto, evito di parlarlo per non sbagliare la pronuncia”, ha concluso con una battuta la sua intervista il rapper.

A SOLETO PER “LA NOTTE DELLA TARANTA” IL FOLKLORE DALLA SARDEGNA

ORE 19 TEATRO—CONVENTO SANTUARIO MADONNA DELLE GRAZIE 

ORE 19 IL CIBO DELLA TARANTA-CONVENTO SANTUARIO MADONNA DELLE GRAZIE

ORE 19 IL BORGO RACCONTA-LARGO OSANNA

ORE 21 ALTRA TELA-PIAZZA GARIBALDI

ORE 22 CONCERTO RAGNATELA-LARGO OSANNA

 

Non solo danze e musiche tradizionali, ma anche culto della memoria, paesaggi storici e cibo. Sono questi gli ingredienti della diciassettesima tappa del festival itinerante “La Notte della Taranta” che si terrà a Soleto il 19 agosto. Una serata piena di appuntamenti che darà l’opportunità agli spettatori di godere delle tradizioni salentine attraverso vista, gusto, olfatto e udito.

Ad aprire la serata la rappresentazione teatrale “Pupe di pane-una performance sul pane e le sue storie” per la regia di Tonio De Nitto.

Uno spettacolo in cui il pane sarà al centro di un viaggio che mette in gioco la creatività e la memoria, attraverso una performance sulla sua preparazione e le sue storie. Intorno a una tavola da lavoro, la mattrabbanca, cinque attrici compiranno un rituale che riporterà alla memoria di tutti una tradizione che attraversa dialetti e cucine diverse, quella delle pupe di pane: bambole che si modellavano in attesa della Pasqua, in un tempo in cui i bambini non avevano nulla e la fantasia ero lo strumento più potente per inventare giochi e passatempi. Fatte con un impasto dolce, le pupe erano uno dei pochi doni ricevuti dai bambini e per questo tanto speciali; una sorta di talismano contro le disgrazie, ma anche un rito che si rinnovava e raccontava la storia di donne che dopo aver maneggiato la farina per ore, davano vita ad un impasto su cui vegliare prima dell’uccata, l’infornata. Lo spettacolo ideato, scritto e interpretato da Angelica Dipace, Benedetta Pati, Giulia Piccinni, Antonella Sabetta e Carmen Ines Tarantino è prodotto dall’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce.

L’appuntamento con Le pupe di Pane è alle ore 19 al Santuario della Madonna delle Grazie e nella stessa serata saranno in programma due repliche, rispettivamente alle ore 20 e alle ore 21. Per tutti e tre gli appuntamenti è previsto un numero massimo di 35-40 spettatori, è quindi richiesta la prenotazione al numero 324 0594511

 

Alla stessa ora, sempre all’interno del convento, l’itinerante aprirà le porte al gusto della tradizione con la sezione Cibo della taranta e Gli Antichi Grani Duri Del Salento, una conversazione a cura dello storico della scienza tassonomica, prof. Luigi Di Mitri. Un incontro volto a sensibilizzare gli uditori sulla situazione delle risorse del territorio dal momento in cui le campagne salentine, pur nell'imperversare della grave emergenza della xylella, sono diventate per molti abitanti il teatro di un intenso fenomeno di riappropriazione culturale delle proprie radici rurali. Fulcro di questo "ritorno alla terra" è la ripresa delle coltivazioni di varietà antiche di cereali. Il grano, l'orzo, il farro e i legumi a essi legati nel ciclo di rotazione delle colture, sono riconsiderati nei solchi e sulla tavola come cibo sociale di straordinaria valenza umanistica.

 

Sempre in apertura di tappa, alle ore 19 in Largo Osanna appuntamento con Il borgo racconta, la visita guidata a cura dell’Università del Salento alla scoperta del borgo di Soleto ricco di chiese e di antichi palazzi. Il tour sarà aperto a tutti, ma è consigliata la prenotazione al numero 324 0594511.

 

Alle ore 21 spazio alla musica in un’atmosfera raccolta e intimistica come quella creata nella sezione Altra Tela che per l’occasione farà incursione nella tradizione di un’altra zona d’Italia, la Sardegna, per celebrare l’incontro della cultura salentina con quella delle altre regioni del nostro Paese.

In scena I Mamuthones e gli Issohadores tipiche maschere carnevalesche di Mamoiada, un piccolissimo comune in provincia di Nuoro che ci condurranno lungo le strade di Soleto con uno spettacolo itinerante che inizierà e terminerà in piazza Garibaldi. L’esibizione dei Mamuthones e degli Issohadores è una cerimonia solenne che si tiene diverse volte l’anno e la cui tradizione si tramanda di padre in figlio. Una processione danzata, si svolge nelle piazze e per le strade della città. I Mamuthones muovendosi molto lentamente su due file parallele, curvi sotto il peso di campanacci da 25 kg, ad intervalli uguali danno un colpo di spalla per scuotere e far suonare le sonagliere, producendo così una musica ritmata; ad affiancarli gli Issohadores che muovendosi a passi più agili, gettando un laccio con uno slancio improvviso con cui tirano a sé come prigioniero l’amico o la donna che hanno scelto nella folla.

Il gruppo che si esibisce è composto da circa venti persone.

I Mamuthones e Issohadores rappresentano il simbolo del folklore, delle tradizioni, del Carnevale della Sardegna e sono stati chiamati a rendere omaggio a questa antica usanza anche in importanti manifestazioni in Italia e all’estero (Inghilterra-Francia-Spagna-Germania-Grecia-Bulgaria-Croazia-Svizzera-Austria-Cuba-Cina- Singapore).

 

Appuntamento alle ore 22 in Largo Osanna per concludere la tappa di Soleto con il concerto Ragnatela sul cui palco saliranno i Nidi d’Arac e Stella Grande.

I Nidi d'Arac nascono a Roma nella seconda metà degli anni ’90. Il nome è l’anagramma di “aracnidi”:  una parola circolare ‘nidi d’aracnidi’ dove il nido è inteso come luogo di provenienza e custodisce i segreti più nascosti e remoti della tradizione. Raccontano storie scure del Sud in dialetto salentino e fanno danzare su ritmi popolari e funk, tra ambientazioni folk, rock e new wave. Il sound è un incrocio tra intuizioni moderne e riflessioni sulla tradizione. Se nella prima parte della loro carriera hanno tradotto in linguaggi urbani l’affascinante ruralità della Puglia, in questa fase inaugurano un nuovo corso, ritmiche tribali dell’afrotrap. 

Stella Grande canta la tradizione popolare avvolgendola in una poesia attuale e passionale seguendo un registro teatrale connotato da una intensità emotiva che contraddistingue ogni sua esibizione. Canta per preservare la memoria individuale e collettiva, contestualizz andola nel presente. S Grande è stata voce dell’orchestra popolare de “La Notte della Taranta” sotto le direzioni artistiche di Ambrogio Sparagna e Mauro Pagani. Uno spettacolo travolgente dove i canti popolari vestono un sound nuovo con una “Pizzica RRaggiata” in grado di coinvolgere il pubblico.

NOTTE TARANTA. AL CONCERTONE LA NUOVA  PROPOSTA DELL’ORCHESTRA

Il 24 agosto al Concertone finale di Melpignano sul grande palco allestito nel piazzale dell’ex Convento degli Agostiniani ci saranno l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta e l’Orchestra sinfonica Oles di Lecce.  Una nuova avvincente sfida per La Notte della Taranta che dopo aver esplorato le contaminazioni con jazz, rock, blues, elettronica proporrà l’incontro tra pizzica e musica sinfonica.

A dirigere l’Orchestra Popolare e l’Orchestra sinfonica Oles, Fabio Mastrangelo, nato a Bari, direttore musicale della Russian Philharmonic di Mosca, il primo maestro concertatore pugliese nella storia della Taranta.

L’Orchestra Popolare La Notte della Taranta  è composta dai cantanti:  Consuelo Alfieri organetto, tamburello e voce,   Antonio Amato tamburello e voce,  Alessandra Caiulo tamburello e voce, Salvatore Galeanda tamburello e voce, Stefania Morciano tamburello e voce, Giancarlo Paglialunga tamburello e voce,  Enza Pagliara  tamburello e voce,  Michela Sicuro  organetto e  voce, Alessia Tondo  voce e tamburello. I musicisti sono: Giuseppe Astore violino,  Nico Berardi fiati, Valerio Bruno basso, Alessandro Chiga tamburello,  Roberto Chiga tamburello, Leonardo Cordella organetto Carlo De Pascali tamburello, Roberto Gemma fisarmonica, Giuseppe Grassi mandolino,    Gianluca  Longo mandola,Antonio Marra batteria,    Alessandro Monteduro percussioni,  Attilio Turrisi chitarra battente.  

Nei musicisti dell’Orchestra c’è una capacità espressiva e letteraria. Non sono più solo esecutori dei brani,  ma autori  di brani della tradizione popolare. E questo perché stiamo passando dalla riproposta della musica popolare salentina, ad una  nuova  proposta. Lo ha specificato Daniele Durante, il direttore artistico del Concertone finale di Melpignano.

Dopo aver lavorato sul sound, l’Orchestra proporrà nuovi versi nei testi di incontro tra culture del mondo. In particolare nelle canzoni Africa e Ymore di Salif Keita, saranno introdotti i temi composti da Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo e Antonio Marra. Sarà inedito e proposto per la prima volta sul palco di Melpignano il brano Nicchiarica, scritto e musicato da Alessia Tondo ed Enza Pagliara. 

“I ragazzi dell’Orchestra sono protagonisti a tutto tondo del Concertone con i temi della musica popolare che sono gli stessi da sempre: l’amore come sentimento,  ma anche l’amore verso la propria terra, continuamente attaccata dalle lobby. I ragazzi non ci stanno e lo esprimono attraverso la musica”, ha concluso il direttore artistico Durante.

Inoltre nella scaletta del 24 agosto, dopo un’attenta ricerca condivisa da tutti musicisti, verranno proposti per la prima volta i brani della tradizione salentina: Pizzica di Cellino San Marco, Senza camisa, La mujere vascia, Nu te la pijare,  U pecuraru, Lule lule in arbëreshe, Lu vecchiu e infine  La foresta

 

I musicisti dell’Orchestra sinfonica Oles  saranno: Giuseppe Di Lauro, Stefania Capoccia, Marina Coricciati,  Francesco Petralla,  Gabriella D’Amuri (violini),  Gianpio Mazzotta  e Laura Pellè (viole);  Luigi Punzi  (violoncello);   Davide Codazzo (contrabbasso); Cosetta Carbonara (flauto); Giuseppe Contaldo (oboe);  Davide Notaro (clarinetto); Sergio Polimeno (fagotto);  Antonio Bene e  Alfonso  Greco (corni);  Antonio  Mariani e Valentino  Rossetti (trombe);  Massimiliano Crespino (trombone). 

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Fondazione la Notte della Taranta

Via della Libertà, 66 (Ex Convento dei Padri Agostiniani)
Melpignano (LE)
Tel: 0836439008