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TARANTA: LA CARICA DEI BOOMDABASH SUL PALCO DI MELPIGNANO

Completato il cast della ventesima edizione. Boomdabash, Gregory Porter, Suzanne Vega, Yael Deckelbaum, Pedrito Martinez, Gerry Leonard e Tim Ries saranno gli ospiti del Concertone

 

 

 

Con un’esplosiva Acqua de la funtana che mescola jazz, blues, reggae e pizzica,  i Boomdabash,  saranno gli ospiti italiani del Concertone finale del 26 agosto a Melpignano, diretto da Raphael Gualazzi. La band  completa il cast  de La Notte della Taranta, ventesima edizione,  insieme agli ospiti internazionali Gregory Porter, Suzanne Vega, Yael Deckelbaum, Pedrito Martinez, Gerry Leonard e Tim Ries. Reduci dal disco di platino, consegnato ai Wind Music Award,  per la hit “Portami con te” che ha raggiunto quasi 16milioni di visualizzazione su youtube, i Boomdabash,  formazione reggae  composta da Bige Bash, Pajà, Blazon, Mr. Ketra,  sarà chiamata, ad interpretare tre brani del repertorio di tradizione.

 

“Una scelta ben precisa nel ventennale  del Concertone, quella della Fondazione La Notte della Taranta,  parlare ai giovani ricontestualizzando la tradizione salentina attraverso i nuovi linguaggi musicali che arrivano al cuore del pubblico che ogni anno si rinnova. Come nel 1998 si tratta di un  nuovo inizio, una scommessa per allargare la consapevolezza e la conoscenza del ricco patrimonio di musica popolare del Salento. Abbiamo voluto valorizzare le produzioni musicali della Puglia che ancora una volta dialogano con le sonorità del mondo”, spiega il presidente della Fondazione La Notte della Taranta Massimo Manera. “L’Orchestra Popolare è oggi una band dal suono definito che conquista il vasto pubblico e che nel suo tour ha dialogato con i Sud Sound System con gli Apres La Classe, formazioni che insieme ai Boomdabash partendo dal Salento hanno conquistato il mercato nazionale”

 

 

 

I Boomdabash stanno riscuotendo un grande successo e questo può essere considerato per la band un anno d’oro. Il loro disco d’esordio risale al 2008. Il titolo è UNO. Il progetto colpisce per la freschezza dello stile, il modo innovativo di guardare al reggae, le produzioni ricercate e la scelta di esprimersi e comunicare utilizzando due lingue contemporaneamente: il patois giamaicano ed il dialetto salentino. Tutto questo consacra presto questi quattro ragazzi del sud come una delle più solide e apprezzate realtà della penisola e, negli anni, i Boomdabash vengono apprezzati per la duttilità musicale, l'attenzione verso il sociale e la capacità di innovarsi e rinnovarsi. Nel maggio 2011, a distanza di tre anni dalla fortunata uscita del primo lavoro, i Boomdabash pubblicano il secondo progetto discografico, "MADE IN ITALY", anticipato dalla hit track " MURDER" che porta la band alla vittoria dell'MTV New Generation sul palco degli MTV Days a Torino. Dopo questo traguardo, per i Boomdabash inizia un viaggio lungo due anni: un tour che  attraversa l'Italia dal Nord al Sud con oltre 100 date.

 

“Made in Italy”diventa così il prodotto più rappresentativo della reggae band salentina, in quanto nato dal loro processo di maturazione e crescita artistica.

 

A giugno 2012 entra in rotazione radiofonica un altro successo nazionale "DANGER", che in brevissimo tempo diventa una delle hit più ballate dell'estate. L'esperienza della vita però arriva nell'ottobre del 2012 con l'Hitweek Festival. I Boomdabash, infatti, vengono scelti insieme ad alcuni big della musica italiana come i Subsonica e i Negrita per rappresentare l'Italia in un tour che tocca gli Stati Uniti, in particolare New York e Miami.Questa esperienza  diventa l’occasione per esportare il loro particolarissimo sound in America, infatti il brano "Danger" entra presto in rotazione su MTV Iggy ed in parecchie radio della Florida. Rientrati in Italia i Boomdabash pubblicano il singolo "THE MESSAGE" il cui street video viene girato tra  Manhattan e Brooklyn insieme a Dj Double S, uno dei pilastri della musica rap italiana. Il brano "The Message" è il primo singolo del tanto atteso terzo disco,"SUPERHEROES" (2013), che entra sin dal primo giorno nella Top ten dei dischi più venduti di iTunes Italia. "Superheroes" è un disco maturo, completo e innovativo che ammicca non solo al reggae ma a tutta la musica, con molti ospiti italiani che ne impreziosiscono le 13 tracce rendendole parte di un piccolo capolavoro.

 

A giugno 2014 i Boomdabash presentano il loro nuovo singolo, “L’IMPORTANTE” che vede la partecipazione dello storico gruppo Romano “Otto Ohm” entrando da subito in top ten della classifica generale di ITunes Italia e rimanendo ben saldi in prima posizione della classifica reggae dello stesso store per più di sei mesi.

Il 10 Giugno 2015   esce il quarto lavoro discografico della band dal titolo “Radio Revolution”.  Questo nuovo disco rappresenta al momento il punto più alto della carriera del quartetto Salentino e lo si evince anche solo leggendo la tracklist dell’ album che annovera artisti del calibro di Alessandra Amoroso e J-ax oltre ai già citati BlueBeaters. Questa nuova uscita accompagna la band per tutto il tour invernale e fino all’uscita del nuovo singolo inedito “Portami con te” che da subito è stato un grande successo raggiungendo quasi 16milioni visualizzazioni su youtube . Il 2 Giugno  di quest’anno  è uscito l’ultimo album dal titolo “In un giorno qualsiasi”.

IL 15 AGOSTO A TORREPADULI, TAPPA FUORIFESTIVAL: LA NOTTE DELLE RONDE

Il 15 agosto, tappa fuori festival a Torrepaduli. 
Dal 2016 dopo l’accordo siglato tra Comitato Festa Torrepaduli, Ente Santuario di San Rocco, Fondazione La Notte della Taranta, Comune di Ruffano,  si è avviato un percorso di valorizzazione e conoscenza della danza dei coltelli. In particolare, quest’anno, in collaborazione con la Compagnia di danza a scherma e il maestro Davide Monaco, 40 bambini, dai 4 ai 14 anni,  hanno preso parte al  corso di danza a scherma che ha visto anche la partecipazione di bambini con difficoltà economiche. Questi bambini si esibiranno il 15 agosto alle 19.00 in piazzetta dei Carmelitani ne piazzetta d’Aragona. Successivamente, sempre grazie al protocollo d’intesa, al preconcertone di Melpignano del 26 agosto.

 

 Il percorso di formazione  ha puntato alla trasmissione dei codici, dei movimenti e delle regole della  danza scherma che ogni anno richiama nella piazza di San Rocco migliaia di turisti e appassionati della grande festa popolare. Il progetto che ha preso il via il 18 giugno e terminerà l’8 agosto è stato accolto con entusiasmo dalle famiglie  di Torrepaduli e Ruffano ed è fortemente inclusivo. Tra i piccoli partecipanti anche 4 bambini ospiti della casa famiglia “La Coccinella” di Ruffano che avranno la possibilità, attraverso gli appuntamenti settimanali con la danza, di dialogare e giocare con i coetanei.

 

 “Abbiamo voluto fortemente questo percorso di conoscenza, sottolinea Antonio Paiano presidente del Comitato Festa, anche se in maniera sperimentale perché  crediamo nella forza delle tradizioni ma soprattutto per trasmetterle alle nuove generazioni.” 

 

Nato nell’ambito della sezione Progetti Speciali della Fondazione La Notte della Taranta, curata da Gabriella Della Monaca, il progetto di collaborazione tra Fondazione e Comitato Festa San Rocco punta a salvaguardare l’autenticità della festa e a valorizzare i percorsi narrativi della tradizione.

Alle 20 a Torrepaduli ci sarà poi lo spettacolo itinerante di pizzica a scherma che coinvolgerà le strade principali del centro storico e alle 23 in Largo San Rocco, come da antica tradizione, La Notte delle Ronde, con la partecipazione spontanea di musicisti e ballerini

IL 14 AGOSTO A LECCE: I RITMI DEL SALENTO SUL PALCO DELLA CITTA’ CAPOLUOGO

Giro di boa per il festival itinerante de La Notte della Taranta che il 14 agosto sbarca a Lecce. Nel capoluogo barocco, sarà la tradizione etnomusicale salentina la grande protagonista della serata con i Nidi D’Arac e il Canzoniere Grecanico Salentino

L’inizio dello spettacolo è previsto per le 22.30.

I primi a salire sul palco allestito in Piazza Sant’Oronzo saranno i Nidi D’Arac. Il progetto che presentano 'IT/ALIENS', è stato prodotto a Parigi, nuova casa di Alessandro Coppola, leader e cantante del gruppo. 'IT/ALIENS' rappresenta per i Nidi D'Arac un cambio di rotta, la visione del futuro ma anche il ritorno all'innovazione musicale che aveva segnato le origini. Dub, funk psichedelico, progressive, raggamuffin, hip hop, afro beat, new wave e canzone italiana. 'It-Aliens'  è un collage di generi musicali e di epoche che vuole esprimere al mondo alcuni degli stati d’animo tra i più intimi ed oscuri degli italiani dagli anni '70 ai giorni nostri. Gli undici capitoli del nuovo lavoro di  Alessandro Coppola e compagni raccontano storie di  ragazzi “alienati” tra chiesa e mafia locale, tra calcio e sogno americano, storie di gente che emigra

e che accoglie immigrati, che ricorda e tramanda miti, leggende, costumi e  tradizioni mentre cerca un futuro lontano dal proprio paese.

Il progetto Nidi D’Arac è nato a Roma nella seconda metà degli anni '90, epoca di grande fermento musicale italiano e internazionale. Il nome della band è l’anagramma di “aracnidi ”: una parola circolare ‘nidi d’aracnidi’ dove il nido è inteso come luogo di provenienza, di nascita e custodisce i segreti più nascosti  e remoti della tradizione.

A seguire sul palco della città dalla pietra color crema, arriverà lo storico gruppo della musica popolare: il Canzoniere Grecanico Salentino.

L’affascinante dicotomia tra tradizione e modernità caratterizza la musica del CGS: il gruppo è composto dai principali protagonisti dell’attuale scena pugliese, che reinterpretano in chiave moderna le tradizioni che ruotano attorno alla celebre pizzica tarantata rituale, che aveva il potere di curare attraverso la musica, la trance e la danza il morso della leggendaria Taranta. Gli spettacoli del CGS sono un’esplosione di energia, passione, ritmo e magia, che trascinano in un viaggio dal passato al presente sul battito del tamburello, cuore pulsante della tradizione salentina.
Guidato dal tamburellista e violinista Mauro Durante, che ha ereditato la leadership dal padre Daniele nel 2007, il CGS continua a innovare e a rappresentare la musica italiana nel mondo, collaborando con artisti del calibro di Ludovico Einaudi, Piers Faccini, Ballake Sissoko, Ibrahim Maalouf, Fanfara Tirana, Stewart Copeland dei Police, e portando la voce di un territorio musicale che con la pizzica ha sempre manifestato la propria identità.

Dichiarazione sindaco di Lecce Carlo Salvemini

“La tappa leccese del Festival della Notte della Taranta rappresenta da anni uno dei più importanti appuntamenti musicali per la città, che arricchisce la nostra offerta di spettacoli e la qualifica a beneficio dei cittadini leccesi e dei tanti turisti che in questi giorni sono in città. Di questo non possiamo che essere grati alla Fondazione La Notte della Taranta. Quest'anno sono particolarmente lieto per la presenza sul palco di Lecce del Canzoniere Grecanico Salentino, un gruppo che rappresenta la storia e il presente della riscoperta della musica tradizionale nel Salento. Sarà una bella serata, che trascorreremo serenamente anche grazie al lavoro di quanti garantiranno la sicurezza delle persone che saranno in piazza. A tutti rinnovo il mio invito a rispettare la bellezza del centro storico di Lecce e a divertirsi limitando gli eccessi e l'abbandono di rifiuti”.

 

 

IL 13 AGOSTO AD ALESSANO IL FESTIVAL “LA NOTTE DELLA TARANTA”: PAROLE, MUSICA E DANZE PER ANTICIPARE IL CAMMINO DI LEUCA

I concerti deLLA Notte della Taranta arrivano in piazza Don Tonino Bello ad Alessano, dove la grande festa di condivisione inizierà alle 22.30 con i Musicisti Basso Lazio (MBL). Il gruppo, capofila di un vero e proprio movimento musicale, è impegnato a riscoprire ed attualizzare la tradizione del Lazio meridionale: al centro del concerto ci sarà l’energia del “saltarello” e dalla “ballarella”, antiche danze dell’Italia centro meridionale. Fondati da Benedetto Vecchio e attivi da quasi venti anni nel panorama del folk e della world-music, i MBL narrano eventi e storie del passato e dell’attualità, come battaglie epiche, di briganti, o medievali. Fra i sette album del gruppo figura “Terra di fuoco”, inciso in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia con la partecipazione di grandi artisti nazionali e stranieri, e “Tarantella ribelle” del 2015.

 

Concluderà  Antonio Amato Ensemble.   L’ultimo album intitolato “Speranze” rappresenta un punto d’incontro speciale tra due mondi apparentemente paralleli, in cui brani originali e brani classici salentini convivono. Nasce così una simbiosi fra sonorità antiche e strumenti elettronici, senza recidere il cordone ombelicale con la tradizione: i testi originali, pur ispirandosi alla poetica e di stile popolare, affrontano tematiche attuali e la musica non perde mai di vista i ritmi ipnotici e ancestrali che rappresentano la colonna portante della "pizzica".

 

La storica tappa del Festival coincide temporalmente con la quarta giornata dell’evento internazionale “#cartadileuca.1– Mediterraneo, un porto di fraternità”, che si svolgerà dal 10 al 14 agosto nei comuni delle “terre del Capo di Leuca”.

 

Da Alessano, al termine della tappa del festival partirà l’iniziativa i “Cammini di Leuca”,  percorso che lo scorso ano ha coinvolto 133 giovani da tutti i paesi rivieraschi dell’Europa, che hanno camminato insieme la notte fra il 13 e il 14 agosto 2016 fino al santuario di Santa Maria De Finibus Terrae a Leuca. Giunti nei pressi del faro, i ragazzi avevano firmato la #cartadileuca.0, una dichiarazione con cui si chiedeva ai governanti dei Paesi affacciati sul Mediterraneo, europei e non, di lavorare concretamente affinché il mare comune smetta di essere una zona di morte ma torni a rappresentare accoglienza e pace.

Anche quest’anno Il pellegrinaggio notturno, partirà da Alessano per raggiungere l’estremo lembo del Salento. L’evento è reso possibile dal parteneriato di molte istituzioni nazionali e territoriali tra cui, oltre alla Fondazione Notte della Taranta: Regione Puglia, “Fondazione Migrantes”, Fondazione “Parco culturale ecclesiale Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, “Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport” della conferenza episcopale italiana per la Diocesi di Leuca, “Comunità di Sant’Egidio”, “FOCSIV”, “Caritas Italiana”, CSI (Centro Sportivo Italiano), “ARCI Lecce”, e con il contributo di Enti e Imprese del Salento e del Capo di Leuca.

IL 12 AGOSTO A ZOLLINO, TRIACE E TAMBURELLISTI DI TORREPADULI

Settima tappa per il festival itinerante de La Notte della Taranta a Zollino, dove alle 22.30 alla villa comunale si esibiranno: Triace e i Tamburellisti di Torrepaduli.

 

L’inizio della serata è affidato al gruppo Triace che per  il  Festival  itinerante incontra Vudz  per  un live carico di energia e carisma. Il  sound  di Triace  è  un  viaggio  che  attraversa  la  sperimentazione  creativa,  partendo dai canti della tradizione salentina  presentandoli al pubblico con  le più energiche  fusioni sonore.  Il linguaggio della cultura popolare lascia ampio spazio al jazz, all'improvvisazione, alle percussioni incisive e calde che portano il progetto a caricarsi di atmosfere ipnotiche pronte quasi a spezzare il rapporto melodico con la tradizione per poi, a tratti, ricongiungersi.

 

Dopo Triace a salire sul palco per la conclusione della tappa  arrivano i Tamburellisti di Torrepaduli, storico gruppo della tradizione etnomusicale salentina. Durante una ricerca del 1989, lo studioso Pierpaolo De Giorgi incontra il depositario Amedeo

 

De Rosa. Nel 1990 i due, assieme ad un gruppo di giovani danzatori e percussionisti tra i quali Rocco Luca e Salvatore Crudo, fondano lo storico gruppo dapprima denominato Pierpaolo De Giorgi e i Tamburellisti di Torrepaduli. Etnomusicologo, cantante e leader del gruppo, De Giorgi lavora da sempre al recupero delle tradizioni del Salento.

 

I Tamburellisti di Torrepaduli, che nei concerti dal vivo offrono il meglio di se stessi, spesso scrivono nuove melodie e nuovi testi poetici e rielaborano o reinventano musiche, testi e danze in senso progressivo. Ma la tradizione, con i suoi materiali musicali, ritmici e coreutici, è regina in tutto il suo splendore.

 

 

 

L'11 AGOSTO A CALIMERA. CANTI D’AMORE E DI LOTTA E LA TRADIZIONE SALENTINA SONO I PROTAGONISTI DELLA SERATA

Il festival itinerante de La Notte della Taranta l’11 agosto arriva a Calimera con due nuovi appuntamenti: Altratela e la tappa tradizionale del Festival.

 

Alle 21.30 per AltraTela nell’area mercatale,  Rocco Nigro a cui è affidata la direzione musicale, Rachele Andrioli, Antonio Castrignanò, Massimiliano De Marco, Dario Muci, Vito De Lorenzi, Giorgio Distante e Giuseppe Spedicato presentano “Terra Pane Lavoro.  Canti contadini d’amore e di lotta”.

 

Questo  disco  è  un  viaggio musicale legato  al mondo  bracciantile  e  popolare  del Salento,  che  va  da  fine Ottocento fino al movimento di occupazione delle terre del 1949-1951. Uno spaccato di testi e musiche che  riprende  alcuni momenti  storici  salienti  e  si  dipana  tra  inni  di  lotta,  protesta  e  canti  sociali,  fino  a trattare  temi  quali  le  grandi  guerre  e  l’emigrazione.

 

Alle 22.30 sempre nell’area mercatale per la tappa dell’itinerante sarà il gruppo Zimbaria a coinvolgere il pubblico e trasportarlo nei ritmi e nelle melodie tradizionali del Salento. Zimbaria è un mix tra la  taranta più ossessiva, atmosfere celtiche e i suoni rock. Il suono del tamburello e l'evoluzione vocale e strumentale della pizzica-pizzica  trovano la loro massima espressione in questa formazione fondata da Pino Zimba ed oggi guidata da Rossano Ruggeri. Assistere ad un concerto degli Zimbaria è un viaggio ai limiti della trance e della celebrazione del rito della rinascita personale.

 

 

 

QUINTA TAPPA DE “LA NOTTE DELLA TARANTA”: AD ACAYA, UN SAN LORENZO AL COSPETTO DELLE TORRI RINASCIMENTALI

 

Sarà una sera di San Lorenzo speciale quella che avrà luogo ad Acaya.

 

La Notte della Taranta arriverà in città per la sua quinta tappa, regalando ore di musica ad abitanti e turisti, a cultori della pizzica e a semplici curiosi, nel suggestivo spazio fra la storica Porta e la fortificazione tardorinascimentale realizzata da Gian Giacomo dell’Acaya.

 

Si partirà dalle 21.30 in piazza Gian Giacomo con il concerto dei Fratelli Mancuso per Altra tela, intitolato “Come albero scosso da interna bufera”, ispirato a un verso del poeta Eugenio De Signoribus. Dopo aver ricevuto il Premio SoundTrack Stars al Festival del Cinema di Venezia per la colonna sonora del film “Via Castellana Bandiera”, della regista Emma Dante, i Fratelli (Enzo e Lorenzo, entrambi cantanti e chitarristi, il primo violinista e il secondo percussionista) propongono al pubblico di La Notte della Taranta la propria ricerca musicale. Per loro, cantare non solo è necessario, ma è l’unico modo efficace per esprimere il rapporto con un mondo che cambia e può provocare turbamento, nella sua costante altalena fra sicuro e incerto, passato e futuro: con la musica, quindi, i Mancuso cercano di placare la bufera che talvolta scuote l’animo umano delle sue fondamenta.

 

La serata continua poi in Largo Castello alle 22.30 con Ruggiero Inchingolo & Suoni dal Mediterraneo Project per uno spettacolo in cui il ritmo travolgente del tamburello di Carlo De Pascali detto “Canaglia” stuzzica il violino. Inchingolo, etnomusicologo e polistrumentista, è stato fra i primi animatori del movimento di riscoperta della pizzica. Allievo di Luigi Stifani, da cui ha appreso a suonare le pizziche terapeutiche, alterna all'attività concertistica quella didattica: dal 1993 dirige il Centro Studi Didattica della Musica e Tradizioni Popolari “Il Giardino dei Suoni”. Dal 1995 al 2000 è stato violinista e arrangiatore nel gruppo Officina Zoè, con cui ha suonato nel film “Sangue vivo” di Edoardo Winspeare. Fautore della contaminazione con generi musicali di terre lontane e innovatore (ha introdotto l'oud arabo fra gli strumenti), nel 1999 ha fondato e diretto fino al 2012 il Festival di musica etnica “Suoni dal Mediterraneo” nella sua città natale, Andria. Ha collaborato con importanti musicisti come Ambrogio Sparagna, Roy Paci, Lucio Dalla, Mauro Pagani e molti altri. Autore, regista e interprete, ha ricevuto riscontri positivi da diverse manifestazioni: il Festival dei popoli (Firenze), Villa Arconati (Milano), Roma incontra il mondo, “Santarcangelo dei teatri”, Musicalmente intrecci (Trieste), Abbazia di Royaumont (Parigi), Scène nationale Annecy cinema italien (Annecy).

 

QUARTA TAPPA DEL FESTIVAL “LA NOTTE DELLA TARANTA” A CURSI: TEMI SOCIALI SOTTO IL SEGNO DELLA PIZZICA

La quarta tappa de La Notte della Taranta porta in scena, insieme, due gruppi diversi fra loro per stile ma uniti da un filo conduttore:  la pizzica.

 

La musica, che promette di riempire l’area in piazza Pio XII a Cursi, comincerà alle 22.30.

 

Aprono i Pizzicati int’allù Core CJS di Grottaglie, giovane gruppo alla sua terza partecipazione a La Notte della Taranta. La formazione di Valerio Manisi è composta da instancabili raccoglitori di storie e musiche di un territorio ferito dall’industrializzazione selvaggia e lasciato solo da molti, quale il tarantino.

 

Anche noti come “Canzoniere Jonico Salentino”, nell’edizione del 2015 erano stati il primo gruppo proveniente dall’area ionica dell’alto Salento sul palco de La Notte della Taranta, a diciotto anni dalla nascita del Festival.

 

Chiudono i Nui…Niusciunu da Aradeo, di cui fanno parte figli e nipoti dei vecchi pionieri della pizzica. Nato ufficialmente fra il 1999 e il 2000, il gruppo è formato da musicisti già molto affiatati che si riunivano in una piccola cantina. Negli anni, i Nui…Nisciunu hanno portato in giro per l’Italia e l’Europa la pizzica e i canti popolari salentini come “Mi piace ‘na piccinna” e “Carizza de ientu”, che suoneranno anche sul palco di Cursi: la formazione capeggiata da Giuliano Conte, con quattro album all’attivo, ha infatti suonato a Château-d'Oex (Svizzera) nel 2003, a Stoccarda (Germania) nel 2006, a in diverse città abruzzesi come Chieti, Pescara, Francavilla al mare.

 

Una serata vivace, di musica e danza, che darà spazio sia ai giovani sia agli storici interpreti della tradizione salentina.

 

NOTTE DELLA TARANTA: il parcheggio si prenota con un clic. 8000 posti disponibili.

 

Sono 8 mila i posti auto, suddivisi in una ventina di aree, individuati dal Comune di Melpignano, dalla Fondazione La Notte della Taranta e da BUSFORFUN, partner ufficiale,  per il concertone finale  del 26 agosto prossimo. Definite le disponibilità anche per 1000 posti destinati alle  moto e per circa 200 camper, oltre alle aree per i pullman che si presume possano essere oltre 180.

 

Le aree giudicate idonee dai tecnici e dal Comitato di Pubblica Sicurezza si estendono su una superficie di 2 Km quadri. Le aree sono collocate nei pressi delle principali direttrici di accesso al paese e a una distanza dal palco che è mediamente intorno agli 800-1000 metri e comunque percorribile a piedi in circa 15 minuti. Per i trasferimenti, infatti, non è previsto l’utilizzo di navette.

Dalle aree di sosta, infatti, saranno definiti i percorsi protetti per raggiungere  l’area concerto davanti all’ex Convento degli Agostiniani utilizzando dove possibile piste ciclabili e pedonali. Oltre alla predisposizione della segnaletica e di eventuali barriere protettive, sui percorsi saranno impegnati oltre 400 assistenti volontari che si aggiungeranno agli operatori della Polizia municipale che dovranno regolare il traffico.  

Saranno previste anche aree parcheggio riservate ai disabili che verranno collocate nelle immediate vicinanze dell’area Concertone.

L’accesso all’area parcheggio è consentito prenotando il ticket tramite il sito  http://www.parkforfun.it/  o acquistando il ticket in loco nelle postazioni all’ingresso.

TORRE SAN GIOVANNI, UGENTO: TERZA TAPPA DE “LA NOTTE DELLA TARANTA”, LA LUNGA NOTTE SULLA RIVA DELLO IONIO

Per la prima volta nella sua storia, l’itinerante de La Notte della Taranta arriva sul mare, a Torre San Giovanni, dove per l’occasione verrà illuminata la torre caratteristica del paese.

 

 

 

La musica partirà alle 21.30 e risuonerà per ore dal palco di Piazza del Porto, su cui quattro gruppi si passeranno idealmente il testimone.

 

 

 

Il compito di aprire la serata spetterà al concerto “I fiori e le radici”, che i Cardisanti hanno creato ‘tagliandolo su misura’ per La Notte della Taranta. Il gruppo è formato da quattro generazioni di musicisti e il titolo dello spettacolo richiama lo stretto rapporto fra lo storico componente, l’organettista di Sogliano Uccio Casarano, che rappresenta le radici con il suo attaccamento alla tradizione salentina, e i giovani, incaricati di tramandarla ‘germogliando’ come semi che diventeranno fiori.

 

Oltre alla pizzica tutta da ballare, molti saranno i temi trattati nelle canzoni di origine contadina strappati all’oblio: il lavoro nei campi, antiche serenate e canti d’amore.

 

 

 

Si prosegue con Ionica Aranea, il laboratorio di musica popolare salentina costituito da 8 musicisti e una ballerina. Il loro nuovo album “Terra Mascia” è uscito il 20 luglio e a Torre San Giovanni si presenteranno al pubblico fedeli alla propria missione, quella di tutelare il patrimonio musicale locale nel tempo: i classici brani popolari verranno quindi declinati in modi sempre diversi, grazie soprattutto alle varie provenienze artistiche dei singoli all’interno del gruppo.

 

 

 

Sarà la volta di Ariantica di tredici elementi, fra cui due ballerine, che suona sui palchi salentini da 20 anni. La band propone i suoi riarrangiamenti dei pezzi popolari più conosciuti e apprezzati, cercando di non alterare le melodie vocali e musicali.

 

 

 

Chiuderà la serata l’attesissimo Antonio Castrignanò, storica voce e tamburello de “La Notte della Taranta”, diventato negli anni, anche in ragione della giovane età d’esordio, un personaggio simbolo della riscoperta della tradizione salentina nel mondo.

Nel nuovo progetto discografico, “Fomenta”, la sua proposta artistica, già eclettica, compie un’ulteriore svolta, incontrandosi e scontrandosi con le sonorità elettroniche maturate insieme al dj e produttore turco Mercan Dede. Si dà vita così a un continuo intreccio fra storico e contemporaneo, ad un abbraccio fra terre e culture diverse, quella folk salentina e quella elettronica di influenze anatoliche.

Antonio Castrignanò ha suonato e collaborato con artisti come Stewart Copeland, Mauro Pagani, Giuliano Sangiorgi, Negramaro, Goran Bregovic, Ludovico Einaudi,The Chieftains, Ballakè Sissoko.

Compositore della colonna sonora del film “Nuovomondo” di Emanuele Crialese, Leone d'Argento alla Mostra del Cinema di Venezia 2006, il musicista salentino ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è stato candidato ai Nastri d'Argento e Ciak d'Oro nel 2007.

“Sarà una tappa unica all'interno del festival per due motivi: si svolgerà sul mare e sarà una lunga notte dedicata alla musica popolare salentina. – dice il sindaco di Ugento, Massimo Lecci – Da molti anni le migliaia di turisti che frequentano i villaggi e le strutture ricettive della marina di Ugento, hanno espresso il desiderio di vivere questa esperienza più da vicino. E adesso lo potranno fare. E' un'opportunità anche per i nostri commercianti e artigiani visto che le tappe del festival sono capaci di attrarre migliaia di turisti provenienti dal Salento e non solo".

 

 

 

 

PER LA PRIMA VOLTA IL FESTIVAL DE LA NOTTE DELLA TARANTA A NARDO’

Novità del festival itinerante 2017 la tappa di Nardò. Per la prima volta, la ragnatela musicale arriva nella cittadina neretina con due spettacoli di grande qualità.

 

Per Altra Tela alle 21.30 in Piazza  Cesare Battisti ci sarà Enzo Avitabile in Acustic World. Con questo  progetto Enzo Avitabile ripercorre in chiave acustica (formazione in trio) gli ultimi 12 anni della sua  produzione discografica, proponendo brani tratti da tutti i suoi progetti dal 2003 ad oggi. "Salvamm 'O Munno", "Sacro Sud", "Festa Farina e Forca", "Napoletana", "Black Tarantella" sono i dischi dai quali si attinge per poter dar vita ad un concerto che è incontro "intimo", nel quale Enzo Avitabile guida il pubblico attraverso un percorso fatto di emozioni e di conoscenza di un linguaggio musicale personalissimo ed originale che lo ha reso uno dei riferimenti mondiali della "World Music" e probabilmente l'artista italiano più rappresentativo di questo genere.Nella “sua”World Music Enzo Avitabile ha saputo sposare il bagaglio artistico di una carriera ormai trentennale con una ricerca continua di innovazione musicale, con uno sguardo sempre attento al sociale, cantando le sofferenze degli ultimi ma anche le loro speranze, che sono le speranze di una grossa parte della popolazione del mondo.Un artista che canta il Sud, che non è solo sud geografico ma uno stato dell'animo e della condizione umana.

 

Al termine di Altra Tela, alle 22.30 sul palco allestito in piazza Salandra si esibirà L’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, composta da musicisti e interpreti della tradizione musicale salentina che hanno interagito nel corso di 20 anni con decine di artisti provenienti da diverse esperienze e territori musicali del pianeta. Protagonista del Concertone di Melpignano, l’Orchestra è attualmente  impegnata nel tour estivo nei principali festival italiani e nelle feste popolari di Puglia.

 

La formazione che sarà a Nardò vedrà: ANTONIO AMATO, voce e tamburello, ROBERTO CHIGA, tamburello, ROBERTO GEMMA, fisarmonica, NICO BERARDI, fiati, ATTILIO TURRISI, chitarra battente,  ALESSANDRO MONTEDURO, percussioni, ANTONIO MARRA, batteria, GIANLUCA LONGO, mandola, DANIELE DURANTE, chitarra, ENZA PAGLIARA, voce e tamburello, Giuseppe astore violino oltre ai due musicisti neretini dell’Orchestra Popolare GIANCARLO PAGLIALUNGA (Voce e tamburello)e VALERIO BRUNO (Basso).  Alla danza ci saranno LAURA BOCCADAMO e ANDREA CARACUTA. L’Orchestra, le corso della perfomance farà un omaggio al neretino  Luigi Stifani, uno dei più importanti violinisti terapeutici.
Dichiarazione del sindaco di Nardò Pippi Mellone: Alla tradizione musicale salentina la nostra città è intimamente legata grazie soprattutto a un gigante come mesciu Gigi Stifani, uno dei più importanti violinisti terapeuti dei rituali legati al tarantismo salentino, la cui vita e la cui attività sono state “fonti” privilegiate per gli studi antropologici. Stifani, il suo rapporto con De Martino e Carpitella, le tracce degli altri musicisti terapeuti come Tora Marzo, il grande patrimonio di esperienza e di conoscenza dei neretini rispetto alla taranta, ci forniscono un legittimo lasciapassare verso la grande famiglia del festival. Per questo, ospitare La Notte della Taranta, per la prima volta dopo venti anni, per Nardò è un motivo d’orgoglio ed è appunto il giusto tributo alla tradizione e al ruolo che la città ha avuto nella storia del tarantismo e della cultura popolare del Salento".

 

Ma siamo orgogliosi e felici anche perché questo appuntamento magico è la manifestazione di cultura popolare più importante d’Europa, la “vetrina” del Salento nel mondo e un appuntamento di spessore musicale incredibile. Rivendichiamo il fatto di aver avuto la sensibilità e la determinazione di lavorare in questa direzione e mi fa piacere ringraziare anche pubblicamente Massimo Manera e la Fondazione per l’attenzione e la disponibilità dimostrata nei confronti di Nardò e dei neretini.”

 

 

PRIMA TAPPA DELL’ITINERANTE A CORIGLIANO D’OTRANTO. SUL PALCO LA TRADIZIONE DEL SALENTO

Parte, come da tradizione, da Corigliano d’Otranto il 6 Agosto, il festival itinerante de La Notte della Taranta, edizione 2017.

Nella prima tappa, ci saranno due momenti distinti e suggestivi. Al Castello De' Monti sarà la Banda della Grecìa Salentina ad allietare il pubblico che parteciperà alla conferenza stampa di presentazione del festival che avrà inizio alle ore 20. La banda della Grecìa, dopo aver percorso le strade principali del comune della Grecìa salentina raggiungerà le terrazze del maniero seicentesco. Ad esibirsi sempre sulle terrazze del castello saranno “Contadine e trattoristi”. Il gruppo di Torchiarolo è composto da Annunziata  Pagliara,  Fernanda  Fiorentino,  Franchina  Lorfei e  Francesco Miglietta.

Nel loro repertorio si ritrovano   tutte le caratteristiche del canto contadino,  i  melismi  lunghi,  il   gioco vocale che segue regole secolari della tradizione.

Nell’esibizione vengono riproposti canti  tipici  del  Salento, come  la  storia  di Antonuccio  che  è  malato  (Lu  poveru  Vicenzinu),  con  varianti  rispetto  alle    altre versioni  salentine  di  questo  canto  che  è  un  classico  di  una  regione  così  ricca  di melodie anche diverse tra loro. Nella loro riproposta, inoltre,  ci sono una   serie  di  canti  narrativi, tipici  anche  del  repertorio  delle  zone  alpine  del  nord  Italia, probabilmente arrivati sino a noi attraverso il fenomeno dell’emigrazione e del servizio militare.

Al termine delle perfomances che si terranno al Castello De' Monti, lo spettacolo si sposterà in piazza Vittoria dove, a partire dalle 22.30,  si svolgerà la prima tappa del Festival itinerante. Il battesimo del fuoco della ragnatela musicale sarà affidato a Mimmo Epifani  & Barbers.

Il concerto che Mimmo Epifani propone attualmente con il suo quartetto, e l'ausilio di una danzatrice, vuole risvegliare le coscienze e le memorie collettive dall’assopimento edonistico e dall’esasperante individualismo della nostra società attraverso lo speciale e subliminale linguaggio delle ”Arti”, in un paradigma storico e sociale caratterizzato da una profonda crisi di valori nonché dalla massificazione e barocchizzazione della cultura, sempre più priva di identità.
E' la voce rievocante della tradizione, anima senza tempo, che conserva le sue memorie storiche tra le mille amnesie  multiculturali  dei nostri tempi. Fulcro e simbolo del Concerto diviene la Pizzica, danza terapeutica ed esorcizzante volta alla guarigione di condizioni di “disagio” psico-fisico indotto, secondo una copiosa letteratura antropologioca e di ricerca, da un ipotetico “morso”   e  “rimorso” culturale  della taranta, ragno diffuso in molte terre del Mediterraneo, esaltata soprattutto dagli strumenti a plettro  MANDOLA/ MANDOLINO/ MANDOLONCELLO suonati  da MIMMO EPIFANI, e  studiati  nelle barberie di San Vito dei normanni. Dipana la sua ironia nel connubio godereccio di musica e cibo, danza e amore, tutto questo è il senso artistico del lavoro di Mimmo Epifani, che si esprime  nel suo dialetto ma che risulta comprensibile in tutte le lingue del mondo. 

La chiusura della serata sarà affidata a Criamu. Il gruppo salentino da oltre dieci anni cerca di veicolare un messaggio di recupero e rispetto delle tradizioni popolari. La linea melodica è tracciata da mandolino e mandola così come dalla fisarmonica. L’arrangiamento e la scelta dei brani segue un principio di essenzialità: ritmo primitivo e melodie emozionali. Fanno parte del progetto Valentina Mazzotta, Katia Giagnotti,Valeria Giagnotti, Federico De Pascali e Mino Cavallino, fondatore del gruppo.

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