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Grande successo per la tappa ugentina del Festival. L’orchestra de La Notte della Taranta infiamma la piazza

 
Grande successo per la tappa ugentina del Festival itinerante de La Notte della Taranta.
 
Tre concerti di piazza, il primo dal sapore più intimista “Note di viaggio” di Pino Ingrosso, che si è esibito in via  Marchesi di Ugento, per la sezione Altra Tela. Un viaggio che scandisce modi, tradizioni, costumi e usanze del Salento rivissuti attraverso i ricordi d’infanzia, i racconti degli anziani, le sonorità tipiche, colori, suoni e profumi capaci di rievocare una civiltà ancestrale comune non solo al Sud d’Italia, ma a tutti i Sud del mondo.
 
Due i concerti Ragnatela, in una piazza San Vincenzo gremita di gente si sono esibiti in casa I Calanti, gruppo legato alle sonorità tradizionali salentine, che ha portato in tutta la Puglia, in Italia e all’Estero il suono della tradizione di questa terra.
 
Le note struggenti di Sta calu lu sereno delle stelle, hanno dato il via alla esibizione de l’Orchestra popolare de La Notte della Taranta, sempre in piazza San Vincenzo. 
Lu zinzale ha fatto esplodere la piazza che ha ballato con Stefano Campagna e Lucia Scarabino, i due ballerini del corpo di ballo. Hanno infiammato il pubblico le voci di Antonio Amato e Enza Pagliara, che hanno ripercorso i canti d’amore del ricco repertorio dell’orchestra popolare.
 
L’incanto del violino di Giuseppe Astore ha avvolto il pubblico sulle note della Pizzica di Torchiarolo, accompagnato alle percussioni da Alessandro Monteduro, alla batteria da Antonio Marra, ai tamburelli da Roberto Chiga, alla mandola Gianluca Longo, alla chitarra classica, Attilio Turrisi; al basso, Valerio Bruno; ai mantici, Roberto Gemma; ai fiati, Nico Berardi; chitarra elettrica, Daniele Durante.
 
Stasera quinta tappa del festival a Cursi con le esibizioni de A  Renderchitte e degli Uaragniaun e Piero Balsamo.

A Cursi gli A Renderchitte e gli Uaragniaun con Piero Balsamo. Quinta tappa del festival itinerante de La Notte della Taranta

Quinto appuntamento nel ricco calendario di spettacoli prima del Concertone di Melpignano del 25 agosto che concluderà questa ventunesima edizione.

Due gli spettacoli, il primo, un concerto Ragnatela, con gli A Renderchitte, in piazza Pio XII alle 22.30.

Il gruppo di Castel di Lama nelle Marche, nasce nell’estate del 2008 da un’idea di sei giovani amanti della musica popolare del piceno dove il saltarello per secoli ha fatto da colonna sonora a tutte le feste rurali e tradizionali della comunità contadina. A Renderchitte, letteralmente significa “a piccolo granturco”, la varietà meno pregiata, destinato ad alimentare gli animali. Usando strumenti tipici della zona: tamburello marchigiano, fisarmonica classica, organetto a due, bassi, chitarra classica e caccavella, i musicisti hanno maturato negli anni un notevole seguito in tutta la vallata del Tronto. Nel loro repertorio ci sono spesso brani provenienti dalle registrazioni eseguite sul campo attraverso le testimonianze degli anziani della loro zona.

Componenti del gruppo: Reno Cicconi (tamburello marchigiano, voce) Guido Traini (voce, percussioni, e danza) Giuliano Acciarini (voce,organetto) Mirko Alesiani (organetto) Mauro Maurizi (voce e chitarra) Emidio Fulgenzi (fisarmonica e organetto).

Sempre per i concerti Ragnatela, alle 23.30 in piazza Pio XII, si esibiranno gli Uaragniaun con Piero Balsamo.

Gli Uaragniaun, originari di Altamura raccontano le ancestrali storie del popolo delle pietre, le miserie e le nobiltà dei ‘Cafoni all’inferno’: uomini, bestie ed eroi della civiltà contadina pugliese. Maria Moramarco è il cuore del progetto: è la ricerca e la voce. Componenti del gruppo con Moramarco, Luigi Bolognese (chitarra, mandoloncello) Silvio Teot (percussioni, voce) Filippo Giordano (violino, viola) Michele Bolognese (mandolino e tammorre) Nanni Teot (tromba, flicorno). Piero Balsamo, di Francavilla Fontana, sarà portatore delle tradizioni popolari e della loro conservazione.

Balsamo ha ideato il progetto Jazzabanna che vede la luce nel 2006. I musicisti alterneranno pizziche-pizziche, quadriglie, tarantelle e serenate, ai canti di lavoro e di fede, espressione di quella religiosità genuinamente partecipata dalle popolazioni del meridione d’Italia.

Antonio Castrignanò prova "Aria Caddhipulina" per il Concertone

Antonio Castrignanò, stamattina  al Centro Polivalente di Zollino ha provato uno dei brani più travolgenti della tradizione salentina: Aria Caddhipulina. Nella  nuova versione arrangiata dal  maestro  concertatore Andrea Mirò, il brano non perde il ritmo ipnotico della tarantella, anzi viene arricchito con nuove sonorità e contaminazioni etniche e rock.

 

Le prove proseguono a ritmo serrato per preparare il Concertone finale di Melpignano edizione 2018.

 

A Ugento l’Orchestra popolare de La Notte della Taranta. Quarta tappa del festival itinerante

La lucente Ugento fa da cornice alla quarta tappa del Festival itinerante de La Notte della Taranta.
 
Tre gli appuntamenti per la giornata dell’8 agosto, si parte alle 21.30 con i concerti Altra Tela e le “Note di viaggio”, dello spettacolo di Pino Ingrosso, in via  Marchesi di Ugento, alle 21.30. L’artista salentino ha ideato un viaggio teatrale musicale, un racconto leggero e brillante di un passato che ancora ci appartiene; un viaggio che scandisce modi, tradizioni, costumi e usanze del Salento rivissuti attraverso i ricordi d’infanzia, i racconti degli anziani, le sonorità tipiche, colori, suoni e profumi capaci di rievocare una civiltà ancestrale comune non solo al Sud d’Italia, ma a tutti i Sud del mondo. La musica che impreziosirà lo spettacolo, è un carosello di sonorità mediterranee, figlie di tutte le dominazioni che hanno caratterizzato il Salento nel corso dei secoli. La maggior parte dei brani dello spettacolo, sono composti da Pino Ingrosso con la peculiarità di essere stati scritti in dialetto salentino e in italiano, proprio per essere maggiormente fruibili anche da un pubblico non squisitamente locale. Con Pino  Ingrosso si esibiranno Alessandro  Caione  (piano  elettrico  e  tastiere)  Silvio  Cantoro  (basso  acustico) Maurizio  Pellizzari   (chitarra  acustica) Nico  Berardi  (fiati) Alessandro  Monteduro (percussioni) Davide  Chiarelli  (batteria  e  tamburi) Daniela  Guercia  (voce recitante, cori) Deborah  De  Blasi (cori). 
 
A seguire per i concerti Ragnatela sarà la volta de I Calanti, in piazza San Vincenzo alle 22.30. Il gruppo attivo da vent’anni canterà le musiche tradizionali salentine. La formazione, di Ugento, ha portato in tutta la Puglia, in Italia e all’estero il suono della tradizione di questa terra affascinante. La band ha all’attivo anche due videoclip, di cui l’ultimo del 2016, girato nel bellissimo centro storico di Ugento. Recentemente, I Calanti hanno partecipato al cortometraggio “El libro blanco" della regista francese Isabelle Montoya, girato a Buenos Aires nel 2013, con la “Pizzica di San Vito”.
 
Alle 23.30 in piazza San Vincenzo si esibirà l’Orchestra Popolare "La Notte della Taranta”, il simbolo della cultura popolare contemporanea del Salento. Ambasciatrice ufficiale della pizzica nel mondo e del ricco patrimonio musicale è chiamata a rappresentare la cultura italiana nei contesti internazionali più prestigiosi come, di recente, le Olimpiadi invernali di PyeonChang e il Charity Ball dell’OSCE. Il sound unico e inconfondibile, l’affascinante narrazione tra tradizione e modernità  della pizzica tarantata attraverso il ritmo del tamburello, la compattezza di una compagine composta da musicisti, cantanti e danzatori della scena popolare,  caratterizzano l’orchestra della ndt, la più acclamata e amata dal pubblico. Una qualità diventata il marchio della musica salentina con un repertorio capace di esaltare le radici, con un’identità del suono alla cui inconfondibile dolcezza dei canti d’amore e alla potente esecuzione delle pizziche, contribuisce non poco lo stile “Notte della Taranta”, un rito che si celebra ogni anno nel Concertone di Melpignano e che la band esporta nel mondo. 
 
Oggi composta da musicisti di pizzica e di musica popolare di tutta la Puglia, l’Orchestra è stata diretta da Daniele Sepe (1998), Piero Milesi (1999), Joe Zawinul (2000), Piero Milesi (2001), Vittorio Cosma (2002), Stewart Copeland (2003); Ambrogio Sparagna (2004-2006); Mauro Pagani (2007-2009), Ludovico Einaudi (2010-2011), Goran Bregović (2012), Giovanni Sollima (2013-2014), Phil Manzanera (2015), Carmen Consoli (2016), Raphael Gualazzi (2017).  
In 20 anni l’Orchestra ha collaborato con Luciano Ligabue, Giuliano Sangiorgi, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Gianna Nannini, Caparezza, Vinicio Capossela, Fiorella Mannoia, Enzo Avitabile, Franco Battiato, Roberto Vecchioni, Massimo Ranieri, Emma, Alessandra Amoroso, Nada, Tosca, Federico Poggipollini, Luciano Luisi,  Antonella Ruggiero, Alessandro Mannarino, Max Gazzè, Niccolò Fabi, Alfio Antico, Sud Sound  System, Vittorio Cosma, Simone Cristicchi, Eugenio Finardi, Après La Classe, Boomdabash, Morgan, Ginevra Di Marco, Orchestra di Piazza Vittorio, Eva Quartet, Piero Brega, Radiodervish, Gavino Murgia, Mario Arcari,  Peppe Servillo, Lucilla Galeazzi, Piero Pelù, Davide Van De Sfroos, Giovanna Marini, Giovanni Lindo Ferretti, Francesco Di Giacomo, Gianni Maroccolo, Raiz, Nabil Salameh. Dall’estero: Stewart Copeland, Tony Allen, Paul Simonon, Gregory Porter, Concha Buika, Suzanne Vega, Noa, Dulce Pontes, Bombino, Yael Dechelbaum, Jerry Leonard, Tim Ries, Pedrito Martinez,  Lisa Fischer, Buena Vista Social Club, Andrea Echeverri, Anna Phoebe, Raúl Rodríguez, Roby Lakatos,  Justin Adams & Juldeh Camara, Joji Hirota & The Taiko Drummers, Mercan Dede & Secret Tribe, Diego El Cigala, Ballaké Sissoko, Savina Yannatou, Mercan Dede,  Les Tambours Du Burundi, Taraf De Haïdouks, Mira Awad, Z-Star, Angélique Kidjo, Richard Galliano, Badarà Seck.
 
La formazione dell’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta a Ugento è così composta: VOCE FEMMINILE Enza Pagliara; VOCE MASCHILE Antonio Amato. MUSICISTI:  Roberto Chiga, Gianluca Longo, Attilio Turrisi; Roberto Gemma; Antonio Marra; Valerio Bruno; Alessandro Monteduro; Nico Berardi; Giuseppe Astore e alla chitarra il direttore artistico, Daniele Durante. Ballerini: Lucia Scarabino e Stefano Campagna.

Nemola e De Santis, i primi due ospiti del Concertone de La Notte della Taranta da oggi in sala prove

Sono arrivati al Centro Polivalente di Zollino per provare con i musicisti dell'Orchestra Residente, i primi due ospiti del Concertone de La Notte della Taranta del 25 agosto a Melpignano. 
 

 
Il trombettista Frank Nemola, leccese di nascita, dal 1998 nella band di Vasco Rossi e Mino De Santis, cantautore di Tuglie che con la sua voce profonda interpreterà l’inedito brano dedicato al paesaggio, tema centrale dell’edizione 2018 del Festival. I due artisti hanno incontrato il maestro concertatore, Andrea Mirò a Zollino, dove hanno preso parte alla loro prima sessione di prove.

Nardò invasa dal popolo dei tarantati. Stasera appuntamento a Sogliano Cavour con l’Orchestra popolare del saltarello e i Fonarà

Una seconda serata con il botto per il Festival itinerante de La Notte della Taranta. A Nardò si è riversato il popolo dei pizzicati che ha ballato sulle note dell’orchestra popolare de La Notte della Taranta in via XXV Luglio. Sulle voci di Enza PagliaraAntonio Amato e Giancarlo Paglialunga il popolo della pizzicati è esploso sulle note di “tamburu lu tamburieddhu”.
 
Terzo appuntamento della serata, dopo l’inaugurazione della mostra “I luoghi di Renata” un viaggio fotografico curato da Palo Laku con la ricerca giornalistica di Gabriella Della Monaca, che esplora la natura e l’intima solitudine di Renata Fonte, l’assessore  alla cultura e alla pubblica istruzione di Nardò uccisa dalla mafia il 31 marzo del 1984, che pagò con la vita la difesa estrema della sua terra. Contro la speculazione edilizia e la minaccia di cementificazione dell’incantevole baia, Renata Fonte oppose la cultura della bellezza e della salvaguardia dell’ambiente. La sequenza di immagini restituisce lo sguardo di Renata,  attraverso la testimonianza delle figlie Sabrina e  Viviana, sui luoghi che hanno determinato le scelte  nella  sua breve vita. La mostra sarà visitabile a Palazzo Personè sino a fine mese.
 
Per i concerti Altra Tela, in piazza Cesare Battisti, si sono esibiti i “Terra, pane e lavoro”, un progetto musicale curato da Rocco Nigro che si snoda come un racconto, un viaggio all’interno del mondo bracciantile e popolare del Salento che va da fine Ottocento fino al movimento di occupazione delle terre del 1949-1951. Uno spaccato di testi e musiche che riprende alcuni momenti storici salienti e si dipana tra inni di lotta, protesta e canti sociali, fino a trattare temi quali le grandi guerre e l’emigrazione. Tra i brani della lotta proletaria salentina: Lu primu Maggiu  ispirato al testo in dialetto gallipolino scritto da Vincenzo Cataldi nel 1891, in cui s’invitava la popolazione a prendere parte alla festa del Primo Maggio. Protagoniste  del progetto le voci di Rachele Andrioli, Antonio Castrignanò, Massimiliano De Marco, Dario Muci, Giancarlo Paglialunga e delle sorelle Gaballo.
 
Questa sera invece, l’appuntamento è a Sogliano Cavour con l’Orchestra popolare del Saltarello, sedici musicisti abruzzesi affiancati da un corpo di ballo, che propongono un repertorio di brani popolari di saltarelle, spallate e ballarelle, che si esibiranno alle 22.30 alla Villa Comunale di Sogliano Cavour, nell’ambito dei concerti Ragnatela.
A seguire, sempre alla Villa Comunale, il gruppo salentino dei Fonarà, con il loro canto “ad alta voce” sulle note della musica tradizionali salentine.
 

Terza tappa del Festival de La Notte della Taranta a Sogliano Cavour

Per la terza tappa del festival itinerante de La Notte della Taranta, a Sogliano Cavour arriva dall’Abruzzo l’Orchestra popolare del Saltarello. Sedici musicisti affiancati da un corpo di ballo, che propongono un repertorio di brani popolari di saltarelle, spallate e ballarelle. L’orchestra si esibirà, il 7 agosto alle 22.30 alla Villa Comunale di Sogliano Cavour, nell’ambito dei concerti Ragnatela.
 
La formazione, si compone di una sezione di organetti e fisarmoniche, una sezione vocale, chitarre, mandolino, zampogne, flauti, tamburelli, basso e batteria. Nata da un’idea del musicista Danilo Di Paolonicola, autore delle rielaborazioni e trascrizioni, considerato tra i migliori fisarmonicisti al mondo è docente di fisarmonica diatonica al Conservatorio Alfredo Casella de L’Aquila e ideatore e progettista ed endorsement di strumenti musicali per le più grandi aziende del settore della fisarmonica.
 
Alle 23.30, sempre alla Villa Comunale, sarà la volta di un gruppo salentino, i Fonarà. Un gruppo nato con l’intento di innalzare un canto Fonarà (tradotto dal grìco: ad alta voce) per coinvolgere gli spettatori attraverso queste melodie “ad alta voce”, ma soprattutto per risvegliare quel sentimento ancestrale fortemente legato alla tradizione che caratterizza questa terra. Parole nuove sulle note di quella musica che cantavano i nonni, quella stessa musica che curava le piaghe delle tarantate oltre che le pene della povera gente.

6 agosto: il festival La Notte della Taranta arriva a Nardò

Il festival itinerante La Notte della Taranta il 6 agosto arriva a Nardò, una nuova tappa che dallo scorso anno arricchisce la serie di appuntamenti del viaggio musicale agostano.
Non solo musica, con i concerti Ragnatela e Altra tela. A Nardò, infatti, sarà inaugurata alle 20 a Palazzo Personè la mostra fotografica “I luoghi di Renata”

 

Il  paesaggio incontaminato di Porto Selvaggio è protagonista della mostra I Luoghi di Renata, un viaggio fotografico curato da Paolo Laku che esplora la natura e l’intima solitudine di Renata Fonte, l’assessore  alla cultura e alla pubblica istruzione di Nardò uccisa il 31 marzo del 1984, che pagò con la vita la difesa estrema della sua terra. Alla speculazione edilizia e alla minaccia di cementificazione dell’incantevole baia, Renata Fonte oppose la cultura della bellezza e della salvaguardia dell’ambiente. La sequenza di immagini restituisce lo sguardo di Renata,  attraverso la testimonianza delle figlie Sabrina e  Viviana, sui luoghi che hanno determinato le scelte  nella  sua breve vita.

Si parte da Fiumefreddo di Sicilia, in provincia di Catania, dove Renata ha atteso il ritorno nella sua casa, il Salento, guardando il mare, gli scavi archeologici di Torrerossa, la natura incontaminata sugli argini del fiume che diventerà Riserva Naturale nel 1984, anno in cui la giovane mamma venne assassinata. 

Da piazza Salandra al teatro comunale di Nardò, i luoghi di Renata, sono piazze d’incontro e condivisione di valori: le battaglie sociali e civili al fianco del prozio Pantaleo Ingusci, insigne storico mazziniano neretino, l’ascolto delle donne e dei minori, le parole pronunciate dai microfoni di Radio Nardò Uno.

Sono luoghi di intima felicità nell’estate salentina a Santa Maria al Bagno tra il sorriso delle sue bimbe e il brusìo del mare.

Sono luoghi di lettura: telegrammi, lettere di studenti, disegni di bambini che nel 1978 si mobilitarono per salvare Porto Selvaggio. Un movimento spontaneo che spinse Renata a credere che anche l’ultima battaglia contro la minaccia di cementificazione del paradiso selvaggio sarebbe stata vinta.

Sono luoghi di ricerca di verità. Il tassello mancante nella storia di una donna che continua a vivere in ogni sguardo che si affaccia su Porto Selvaggio.

La mostra resterà aperta al pubblico dal 6 al 31 agosto. 
 
 
Al termine dell'inaugurazione della mostra, al via la seconda tappa del festival che a Nardò, vedrà due palcoscenici diversi, quelli consueti della Ragnatela e quelli di “Altra tela”, una formula più intimista con luoghi e suggestioni che invitano all’ascolto in una dimensione certamente più intima. Da tre anni questa formula viene proposta all’interno del festival e sta riscontrato grandissimo successo tra il pubblico.
Terra, pane e lavoro, Canti contadini d’amore e di lotta (dal Salento) a cura di Rocco Nigro, sarà lo spettacolo proposto a Nardò per Altra Tela, alle 21.30 in piazza Cesare Battisti.
Lo spettacolo è un viaggio musicale legato al mondo bracciantile e popolare del Salento, che va da fine Ottocento fino al movimento di occupazione delle terre del 1949-1951. Uno spaccato di testi e musiche che riprende alcuni momenti storici salienti e si dipana tra inni di lotta, protesta e canti sociali, fino a trattare temi quali le grandi guerre e l’emigrazione. Tra i brani della lotta proletaria salentina: Lu primu Maggiu è ispirato al testo in dialetto gallipolino scritto da Vincenzo Cataldi nel 1891, in cui s’invitava la popolazione a prendere parte alla festa del Primo Maggio. Un altro brano che verrà proposto sul palco, riguarda proprio la città di Nardò, in particolare è incentrato sulle vicende del 9 aprile 1920, giorno in cui Giuseppe Giurgola, rivoluzionario socialista e Gregorio Primitivo, capo della lega dei muratori, guidarono un corteo di cinquemila rivoltosi fino al municipio e staccarono i ritratti dei sovrani, emblemi della monarchia, proclamando la Repubblica Neretina. L’insurrezione fu stroncata sul nascere e durò un solo giorno. Terminato Terra, pane e lavoro, lo spettacolo si sposterà in Piazza XXV LUGLIO dove, dalle 23.30 si esibirà l’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta
A Nardò per l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta ci saranno: Alessandro Monteduro, percussioni; Antonio Marra, batteria; Roberto Chiga, tamburello; Valerio Combas, basso; Giuseppe Astore, violino; Attilio Torrisi, chitarra battente e classica; Nico Berardi, fiati; Roberto Gemma,fisarmonica; Gianluca Longo, mandolino; Daniele Durante, chitarra elettrica; Enza Pagliara, voce; Antonio Amato, voce e Giancarlo Paglialunga, voce. I ballerini saranno Lucia Scarabino e Stefano Campagna. 
 
Tra le novità di quest’anno del Festival itinerante La Notte della Taranta, ci sono 8 sezioni tematiche che guideranno il pubblico in un viaggio tra suoni e colori (Eccellenze di Puglia, Concerti Ragnatela, AltraTela, Teatro AltraTela, Alberi di Canto, Parole del Festival, Danza, Il Cibo della Taranta, Mostre e Fuori Festival). Oltre all’interessante mostra “I Luoghi di Renata”, tra le novità nella sezione Mostre, per Borgo Racconta, sempre a Nardò, è prevista la visita guidata nel centro storico a cura dell’Università del Salento. Info e iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Al via il Festival itinerante La Notte della Taranta. Il 5 agosto a Corigliano d’Otranto

Parte il 5 agosto a Corigliano d’Otranto la ventunesima edizione del festival itinerante La Notte della Taranta, la festa di musica popolare più grande e diffusa d’Europa. Primo appuntamento, alle 19, nella suggestiva cornice del castello di Corigliano d’Otranto, un laboratorio di pizzica di alcuni ballerini del corpo di ballo de La Notte della Taranta.

A seguire l’esibizione del Circolo Mandolinistico di San Vito dei Normanni, fondato nel 1934, la sua attività fu sospesa durante la seconda guerra mondiale e ha riaperto dopo una lunga pausa nel 2003 grazie alla dedizione di Federico Di Viesto, tra gli ultimi maestri della tradizione e alla passione di Giovanni De Palma, quando l’ultima barberia musicale ha chiuso i battenti. Dal 2015 il Circolo è guidato dal giovane mandolinista Peppino Grassi. Il rinnovato spirito non rinuncia a preservare e valorizzare la tradizione e diffondere i diversi linguaggi di espressione del mandolino, «guardando al futuro con cuore antico». Come nelle botteghe di un tempo, il Circolo è oggi luogo d’incontro e discussione, agorà, crocevia di uomini e musica dove la trasmissione dei saperi si compie con approccio spontaneo. Alle 21 sarà la volta del corpo di ballo de La Notte della Taranta, diretto dal coreografo Massimiliano Volpini, che si esibirà sulla terrazza del Castello.

Dalle 21.30, per i tradizionali concerti della Ragnatela, in piazza Vittoria si esibirà l’Orchestra Sparagnina diretta da Ambrogio Sparagna, già maestro concertatore de La Notte della Taranta, dal 2004 al 2006 che torna per dirigere l’Orchestra nata nel 2005 dalle esperienze didattiche dell’Istituto comprensivo del paese. Un’ora di musica di tradizione affidata all’Orchestra Sparagnina che proporrà un repertorio di canti tradizionali in grico salentino (antico dialetto greco e lingua di minoranza del territorio). I ragazzi dell’Orchestra, si sono esibiti al Parco della Musica di Roma nell’ottobre 2010, nel 2012  hanno pubblicato con Finisterre il cd musicale “Aska kalèddhamu”(Alzati bella mia), e nello stesso anno partecipano ad importanti eventi musicali: Suoni delle Minoranze (Lecce), Liceo Musicale Pallinis (Atene), Teatro Petruzzelli (Bari) come orchestra del Sistema delle Orchestre Giovanili e Cori giovanili e infantili in Italia. Tra le altre esperienze, nel 2013 sono invitati a Roma dal Ministro della Pubblica Istruzione per ricevere il terzo premio del concorso “Indicibili (in)canti” organizzato dal MIUR e dal Comitato Nazionale per la diffusione della Musica nella Scuola. 

Alle 22.30 sul palco allestito sempre in piazza Vittoria sarà la volta de I Mandatari formazione nata nel 2013 per volontà di un gruppo di amici, con l’intento di riscoprire la bellezza della tradizione musicale della provincia di Taranto. I componenti del gruppo, tutti giovanissimi, accomunati dalla passione per la musica e spinti dall’amore per la propria terra, si sono impegnati in un lavoro di ricerca e recupero dei canti tradizionali di quella zona, attraverso gli anziani, depositari del patrimonio musicale e culturale dei comuni di Carosino, Fragagnano, Lizzano e San Marzano, paesi di provenienza dei membri del gruppo. Grazie al loro lavoro di ricerca e, attingendo anche dal patrimonio recuperato sul campo nelle stesse zone dallo storico ed etnografo Alfredo Majorano, tra gli anni ’30 e ’70, il gruppo può avvalersi di un vasto repertorio musicale che spazia dai contesti rituali (tarantismo), a quelli ludici (pizzica-pizzica, tarantelle, quadriglia, canti di lavoro, stornelli) e canti devozionali (canti di passione).

La chiusura della prima tappa del festival sarà affidata all’Antonio Amato Ensemble,  “Il futuro del passato” è la frase che rappresenta al meglio la filosofia stilistica del gruppo che, in dieci anni di attività, è riuscito a sviluppare un sound originale, riconoscibile e alternativo  rispetto al suono legato alla musica popolare salentina di tradizione. L’ultimo lavoro discografico “Speranze” crea infatti un punto d’incontro inedito tra due mondi apparentemente paralleli. Brani originali e brani classici della tradizione convivono coerentemente nella dimensione musicale del gruppo dove le esperienze eterogenee di ciascuno dei suoi componenti si incontrano  attraverso il canto tipico della tradizione dialettale salentina di Antonio Amato. Strumenti acustici e sonorità della tradizione si intrecciano in simbiosi musicale con strumenti elettronici e sonorità moderne senza perdere di vista le ritmiche ipnotiche e ancestrali che rappresentano la colonna portante della "pizzica". 

Una lunga notte di musica, che è solo il preludio, di un festival, quest’anno dedicato al paesaggio che prevede complessivamente 100 ore di live show, 360 musicisti coinvolti per 19 notti da vivere nei centri storici del Salento. 

"Figaro su, Figaro giù…!", con Elio l’opera lirica incontra La Notte della Taranta e il Carnevale di Putignano

Un’inedita rilettura del Barbiere di Siviglia che unisce tre fra le principali istituzioni culturali pugliesi

 

Otranto, 3 agosto, ore 21:00

Ingresso gratuito su Prenotazione obbligatoria

Dopo il successo registrato a Martina Franca, La Fondazione La Notte della Taranta e il Festival della Valle d’Itria in collaborazione con il Carnevale di Putignano  propongono nel Festival 2018 un’assoluta novità: Figaro su, Figaro giù…! Rossini e il Barbiere: tutta un’altra storia, una libera rivisitazione del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini e di quello di Paisiello, in scena il 3 agosto a Otranto (Fossato del Castello, Porta a Mare, ore 21).

Si tratta di un nuovo progetto drammaturgico a cura di Gianmaria Aliverta, al quale è affidata anche la regia, con la partecipazione straordinaria di Elio per uno spettacolo volutamente pop, in cui si fondono il sapiente ordine del ritmo rossiniano con la percussiva tradizione musicale del tarantismo e in cui c’è posto, oltre che per Rossini, Paisiello e Stendhal, anche per i danzatori della Taranta. Strumenti e prassi esecutive tradizionali (Orchestra popolare “La Notte della Taranta”) e classiche (Orchestra ICO della Magna Grecia) fonderanno i loro suoni sotto la guida del direttore Giuseppe Grazioli. I testi sono stati ideati da Francesco Micheli, il progetto scenico da Benito Leonori e i costumi da Sara Marcucci e Francesco Bondì. Il cast include Daniele Terenzi nel personaggio di Figaro, Maria Aleida come Rosina; e poi Marco Filippo Romano (Don Bartolo), David Ferri Durà (il Conte d’Almaviva), Peter Kellner (Don Basilio), Hannah Fraser (Berta) e Davide Gasparro (Ambrogio). Dal palco di Melpignano a pizzicare l’opera rossiniana ci saranno Alessandro Monteduro (percussioni) Antonio Marra (batteria) Gianluca Longo (mandola) Roberto Gemma (fisarmonica) Attilio Turrisi (chitarra) Roberto Chiga (tamburello) Nico Berardi (fiati) e i ballerini Laura Boccadamo, Carla Del Giudice, Fabrizio Nigro e Nicola Simonetti.

L’iniziativa segna per la prima volta l’unione di tre grandi istituzioni culturali pugliesi: la Fondazione “La Notte della Taranta”, la Fondazione “Carnevale di Putignano” (il più antico d’Europa) e il Festival della Valle d’Itria.

La contaminazione dell’opera di Rossini con le musiche popolari dell’Orchestra della Taranta è un richiamo al passato, come spiega il direttore artistico dell’Orchestra, Daniele Durante che si è occupato dell’adattamento musicale dell’opera: “Il Barbiere di Siviglia è una delle opere più famose della cultura popolare. Gli anziani quando in piazza ascoltavano la banda conoscevano a memoria le parole dell’opera di Rossini. Per questo quando mi è stato proposto di prendere parte a questo progetto ho risposto con entusiasmo, immergendomi nella cultura popolare e restituendo al popolo una storia che gli appartiene”.

La rivisitazione pop del Barbiere di Siviglia è ambientata nella Magna Grecia dove la tarantola, impersonata da Elio, con il suo morso porterà amore o dannazione ai personaggi che incontrerà.

«L’intera operazione mira al coinvolgimento del maggior numero di persone possibile – dice il regista Gianmaria Aliverta – anche quanti non sono abituali frequentatori della lirica. La storia prende avvio da un antefatto: siamo in un paesino del Sud Italia, dai fasti magnogreci, dove un giovane di nome Bartolo viene morso da una tarantola dagli spiccati poteri taumaturgici che gli inietta un’infinita voglia di amare. Presto incontra la sua anima gemella con cui intraprende un’appassionante storia d’amore ma, durante un Carnevale, un carro separa i due innamorati che si perdono nella folla senza più riuscire a ricongiungersi. Per sopperire a questo mal d’amore Bartolo si rifugia nello studio e diventa il medico del paese, rinnegando il suo desiderio di trovare amore. L’opera prende avvio in questo punto. Troviamo Bartolo invecchiato e brontolone, diventato il dispotico sindaco della cittadina, che cerca rivalsa nel suo ruolo di uomo di scienza e nella sua veste istituzionale. Per questo bandisce il Carnevale e le feste, proibisce l’amore e dà la caccia ai ragni e alle tarantole, facendo sprofondare il paese nella tristezza e nel grigiume».

Figaro su, Figaro giù…! apre il Festival itinerante de La Notte della Taranta, che ricordiamo si terrà dal 3 al 25 agosto nei Comuni salentini.

“Occorre oggi tornare a indagare e, se possibile, ampliare il concetto di ‘popolare’. Possono espressioni artistico-culturali molto diverse tra loro come il teatro dei pupi, la lirica, la danza e il canto di matrice espressamente folklorica, essere accomunate da quello che si potrebbe definire un ‘sentire popolare’? È questa la scommessa di questa nuova edizione del Festival Itinerante” conclude Luigi Chiriatti, direttore artistico del Festival.

L’evento è gratuito ma per accedere a uno degli 800 posti a sedere è necessaria la prenotazione. Tale prenotazione ha valore sino a 20 minuti prima dall’inizio dell’evento.

Conferenza stampa di presentazione del super ospite del concertone del 25 agosto

Sarà LP, la cantautrice italoamericana Laura Pergolizzi, l'artista super ospite della ventunesima edizione del Concertone della Notte della Taranta in programma a Melpignano il 25 agosto.

L'annuncio è stato dato oggi 24 luglio in conferenza stampa presso la filiale Banco di Napoli di Piazza Sant’Oronzo.
Nell’occasione sono stati annunciati il progetto Taranta Solidale 2018 e le iniziative sul territorio che Intesa Sanpaolo e Banco di Napoli organizzeranno in concomitanza con il festival.


 
L’incontro è stato preceduto da un suggestivo flash mob in piazza Sant’Oronzo.

Biglietto Backstage Concertone La Notte della Taranta

Da oggi è possibile acquistare il biglietto Backstage Concertone La Notte della Taranta su Bookingshow

 

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Fondazione la Notte della Taranta

Sede Legale: Piazza A. Avantaggiato, 2 (Municipio)
Sede Operativa: Via della Libertà, 66 (Ex Convento dei Padri Agostiniani)
73020 Melpignano (LE)
Tel: 0836439008